Lunedì 6 marzo il freddo è stato insolitamente intenso nel nord Europa. In Finlandia, per esempio, una minima di quasi -33°C è stata registrata a Kevo, mentre Ivalo e Sodankyla sono scese a -31°C. Nella Russia nordoccidentale, Padun si è fermata anch’essa a -31°C, come pure la svedese Karesuando. Kautokeino, in Norvegia, è precipitata a -32°C. Si tratta di valori 16°-17°C più bassi di quelli medi di inizio marzo.
Severe condizioni di gelo hanno continuato a interessare le stesse zone anche martedì 7. Kautokeino è scesa a quasi -37°C, Karesuando a -34°C e Pajala, anch’essa in Svezia, a -32°C. Sodankyla e la russa Kalevala sono scese a -31°C. Le temperature indicate sono tra 16° e 22°C inferiori a quelle medie del periodo. Mercoledì 8 marzo la musica non è cambiata di molto, con ancora gran gelo in Lapponia, ma spostamento del “nocciolo” del freddo verso la Finlandia centrale e il settore russo adiacente. Kalevala, in Russia, è scesa a -33°C, mentre la finlandese Kajaani si è fermata a -32°C, valori 22°-23°C più bassi di quelli medi del periodo.
Rimarchevole anche il gelo che ha attanagliato mercoledì 8 marzo le Repubbliche Baltiche. Tallinn, capitale dell’Estonia, è scesa a -20°C, mentre la molto più meridionale Kaunas, in Lituania, ha fatto segnare una minima di -17°C. Siamo rispettivamente 17° e 15°C al di sotto delle medie di marzo. Ancora gelo anche giovedì 9, con minime Kaunas -18°C e Vilnius, la capitale lituana, -16°C, mentre Tallinn è risalita a -8°C.
Nell’Europa sudorientale, una intensa perturbazione ha interessato la Serbia-Montenegro a inizio settimana. A Scenica, in Serbia, sono caduti 63 cm di neve fresca tra domenica notte e martedì mattina. In Montenegro, nello stesso periodo, oltre 40 cm di neve sono scesi a Plevlja.
Parte del Mozambico meridionale è stato investito da piogge intense nello scorso weekend e a inizio settimana. A Vilanculos, per esempio, sono caduti 256 mm in 48 ore, tra sabato mattina e lunedì mattina, ora locale. Nello stesso periodo, rovesci temporaleschi hanno scaricato 239 mm a Beira. In quest’ultima località ulteriori 73 mm sono caduti nelle successive 24 ore.
Parte delle Filippine orientali è stata interessata da piogge intense tra sabato 4 e lunedì 6 marzo. Sull’isola Samar, per esempio, 203 mm sono caduti in 48 ore a Catamaran, mentre l’accumulo nella vicina isola Masbate è stato di 147 mm.
Un’onda di calore ha interessato il nord, particolarmente il nordovest, dell’Argentina, a inizio settimana. Martedì 7 marzo, Las Lomitas ha sfiorato i 39°C e La Rioja ha superato, per il secondo giorno consecutivo, i 38°C. Molto alte anche le massime di Catamarca e Chamical, entrambe pochi decimi sotto ai 38°C. La media delle massime di queste località a inizio marzo è intorno a 30°-32°C.
Venti di burrasca hanno soffiato sulla Fallieres Coast, sulla Penisola Antartica, tra lunedì notte e martedì notte. Alla base argentina Generale San Martin, il vento sostenuto ha soffiato a oltre 45 miglia orarie per oltre 24 ore. Il picco massimo, con vento a oltre 70 miglia orarie, è stato nel pomeriggio di martedì.