Nei prossimi giorni, probabilmente già da domani, riprenderemo ad occuparci delle dinamiche atmosferiche e in particolare dello stato di salute del Vortice Polare. Oggi, invece, vogliamo focalizzare l’attenzione sul possibile andamento meteo climatico mensile. Inizia dicembre e con esso anche l’inverno.
I modelli stagionali, nello specifico il CFSv2 americano, è da tempo che propongono proiezioni dicembrine non proprio incoraggianti. L’ultimo aggiornamento disponibile incentra l’attenzione soprattutto sulle precipitazioni e il perché è presto detto. Si osservi la mappa:
Noterete voi stessi pesanti deficit pluviometrici – rispetto alla media quasi trentennale di riferimento 1982/2010 – su gran parte d’Europa. Italia compresa. Se così fosse c’è solo una spiegazione plausibile: l’Alta Pressione che ci sta già interessando (e che ben presto avrà una forte radice subtropicale a ridosso della Penisola Iberica) potrebbe istituire un blocco difficile da scardinare. Andrà realmente così?
Ovviamente tale situazione andrebbe a ripercuotersi non poco anche sull’andamento termico. Al contrario di quel che si potrebbe pensare, un’Alta Pressione invernale ha risvolti di tutt’altra natura. Magari avremo miti ore diurne, ma la notte farà freddo causa inversioni. Lecito attendersi escursioni giornaliere da capogiro ed è per questo che nella mappa inerente le anomalie termiche mensili, non si scorgono grossi scostamenti dalla media di riferimento. Solo sulla Penisola Iberica, laddove andrà a posizionarsi la matrice subtropicale, le temperature potrebbero risultare superiori. Al contrario, sull’Europa orientale potrebbe continuare il freddo.