Nonostante il dato saliente sia rappresentato dall’avanzata di una massa d’aria calda nord-africana verso l’Italia, l’osservazione Meteosat dai 36000 chilometri d’altezza mette chiaramente in luce una vasta perturbazione sul comparto occidentale europeo, con tempo instabile e perturbato tra la Penisola Iberica e la Francia, ove si susseguono precipitazioni localmente abbondanti. Questo peggioramento è generato da un’ampia saccatura nord-atlantica, la quale sta affondando con decisione sulla Penisola Iberica: tale spinta meridiana esercita inevitabilmente il richiamo dell’anticiclone nord-africano verso l’Italia, ove quindi non potrà certo penetrare il malloppo perturbato d’origine atlantica, destinato a rimanere in loco sulle nazioni occidentali europee.
L’Europa Centro-Orientale è invece abbracciata da tempo decisamente migliore, a causa di un vasto anticiclone: il soleggiamento è all’origine delle temperature piuttosto alte (in particolar modo sulle nazioni balcaniche) e, a sua volta, il riscaldamento genera qualche situazione temporalesca, dovuta alla presenza di deboli infiltrazioni d’aria fresca in quota.
In Italia il rafforzamento anticiclonico in quota, dovuto alla spinta d’aria calda nord-africana, ha nettamente ridimensionato l’instabilità sulle aree interne appenniniche. Il bel tempo abbraccia quindi gran parte dello Stivale, con i primi picchi termici notevoli in Sardegna: i venti sciroccali, peraltro localmente sostenuti sulla parte meridionale dell’Isola, hanno spinto le temperature fino alla soglia dei 34 gradi a Sassari e sull’immediato entroterra vicino Alghero (aeroporto di Fertilia). Da notare che si tratta di un caldo secco, ovvero associato a bassi tassi d’umidità, e per questo non crea elevato disagio al nostro organismo.
Fa eccezione al bel tempo il Nord-Ovest, lambito dalla parte avanzata della perturbazione che si estende dalla Francia. Qui l’aria è più instabile e ciò è confermato dai vari temporali che si stanno formando a carattere locale su varie aree montuose del Piemonte, della Lombardia nord-occidentale e del Canton Ticino, il cui scenario recente del primo pomeriggio odierno lo possiamo osservare grazie all’ausilio del radar.