Strapotere anticiclonico Siamo alle prese con la lunga volata finale della stagione calda che, supportata da un rovente promontorio sub-tropicale, non vuole affatto abdicare con troppa facilità. D’altronde, questo non è solo un semplice sprint conclusivo stagionale, ma semmai il cuore vero e proprio dell’Estate che, mai prima d’ora, aveva mostrato tutta questa foga di caldo e stabilità. Forse c’era da aspettarlo dopo un luglio francamente quasi impresentabile, nel quale le caratteristiche prettamente estive si sono mostrate solo a sprazzi.
Ora preme naturalmente sapere quando finirà tutto questo caldo: d’altronde c’era chi si era illuso in un finale morbido di una stagione che era passata quasi indolore dal punto di vista delle alte temperature e dell’afa. Ebbene, il grande caldo è ora al culmine ma ci sarà ancora da soffrire, in quanto il “gobbo africano” metterà infatti in campo tutte le energie a sua disposizione per provare a resistere il più possibile in sede mediterranea.
Un fisiologico indebolimento della struttura anticiclonica bollente inizierà ad avviarsi a partire da metà settimana, ma sarà solo nel week-end che vedremo cenni di cambiamento più importanti, dovuti all’incedere di una saccatura pur sfiancata dalla Francia. L’evoluzione della saccatura da ovest verso est lambirà appena il Nord Italia, con qualche probabile temporale refrigerante, ma avrà anche il merito di far progressivamente cessare la spinta sahariana a supporto dell’anticiclone, il quale, pur sbarrando la strada all’ingresso diretto dei fronti atlantici, tenterà inevitabile a subire un parziale decadimento, senza più quella linfa di aria così calda dalle latitudini sub-tropicali.