L’evoluzione generale
Vogliamo mettere in evidenza la perduranza della figura anticiclonica che da un po’ di tempo staziona sull’Europa orientale, movendosi esclusivamente verso Sud o verso Nord. Con tutta probabilità sarà ancora protagonista della scena meteorologica su gran parte del continente, coadiuvata dall’onnipresente alta delle Azzorre.
Pare infatti che nel lungo periodo le due figure possano nuovamente abbracciarsi formando un ponte stabile tra la Penisola Iberica e i Paesi Scandinavi. Le perturbazioni dal tipico sapore autunnale rimarrebbero relegate al Nord Europa, specie la Gran Bretagna, mentre aria più fredda si porterebbe sulla Russia Europea e i Balcani, con la presenza di una vasta area depressionaria tra la Grecia e la Turchia.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Se il contesto barico dovesse essere quello descritto, ecco che si profilerebbe un periodo probabilmente moderatamente stabile su buona parte dell’Europa Centrale, con delle incognite legate alla possibile discesa di gocce fredde in quota sia ad Est che ad Ovest del ponte anticiclonico.
Da qui derivano non poche difficoltà nello stabilire il tempo previsto sul bacino del Mediterraneo, che potrebbe risentire in maniera determinante dell’influenza delle suddette condizioni. Ad oggi pare infatti che il tempo possa volgere al miglioramento, regalandoci tutto sommato scampoli di fine estate. Tuttavia si potrebbero profilare dei disturbi sia ad Ovest che ad Est.
Se difatti il ponte di alta pressione dovesse assumere la posizione sopra indicata, ecco che sia il fianco orientale che quello occidentale resterebbero scoperti verso possibili cedimenti barici dovuti a masse d’aria instabile provenienti dal Nord Europa. Al momento pare di scorgere una maggiore influenza orientale. Se così fosse ne risentirebbero maggiormente le regioni del Sud e quelle del settore Adriatico.
Non và nemmeno sottovalutata la possibile interferenza della vasta goccia fredda in quota prevista tra la Penisola Greca e la Turchia. Movimenti occidentali potrebbero favorire una destabilizzazione atmosferica diretta al Centro Sud Italico.
In conclusione
Come si evince da qualche giorno a questa parte, la difficoltà revisionale è assai elevata. Tutto ciò è sintomo del periodo di transizione derivante dall’imminente cambio di stagione. Ecco pertanto che spesso i modelli di previsione fanno fatica ad inquadrare a dovere le possibili o probabili evoluzioni meteorologiche. Non resta pertanto che aggiornarsi quotidianamente ed osservare attentamente le novità proposte.