Ancora piogge localmente molto intense nel sud dell’India a metà settimana. Lungo la costa del Mare Arabico, la città di Mangalore è stata inondata da 242 mm tra martedì mattina e giovedì pomeriggio, ora locale. Questo accumulo è pari al 90% di quello medio di settembre, che è di 267 mm.
Le isole Andamane, appartenenti all’India e situate nella parte est del Golfo del Bengala, sono state investite da piogge intense in questa settimana. A Port Blair, sono stati registrati 169 mm tra mercoledì mattina e venerdì mattina, ora locale.
In Arabia Saudita occidentale, la temperatura è salita fino a 47°C giovedì a Jeddah. Si tratta di un valore superiore di 11°C a quello medio delle massime del periodo.
Parte del Sud America centrale ha visto proseguire mercoledì 13 settembre l’insolita ondata di caldo tardo-invernale. Il “nocciolo” della massa d’aria calda si trovava sul Paraguay, dove Base 5 Gral Jara ha toccato i 40°C, mentre Mariscal Estigarribia e Concepcion si sono fermate a 39°C. 37°C la massima della capitale Asuncion, 9°C in più rispetto alla media delle massime del periodo. Iguazu, nel nordest dell’Argentina, ha raggiunto i 35°C,10°C al di sopra della media. Giovedì il caldo ha continuato a insistere sul Paraguay, dove Asuncion ha nuovamente raggiunto i 37°C, mentre Base 5 Gral Jara ha superato i 40°C e Concepcion ha superato i 39°C.
Caldo intenso su parte delle coste libiche affacciate sul Mediterraneo, tra mercoledì 13 e giovedì 14 settembre. A Sirte, la massima di mercoledì è stata 40°C, mentre giovedì è ulteriormente salita a 43,5°C (media delle massime di settembre 28°C). Sempre giovedì, 41,3°C a misurata e 37,0°C a Tripoli. Questa risalita di aria molto calda è l’altra faccia della medaglia costituita dall’area depressionaria che ha portato le piogge intense in parte del nostro paese e in Corsica.
Parte dell’arcipelago-stato delle Vanuatu, nel Pacifico Meridionale, è stato interessato da forti nubifragi nella seconda parte della settimana. Sull’isola Vanua Lava sono stati registrati 228 mm in 48 ore, tra mercoledì e venerdì. Questo quantitativo è pari all’80% di quello che mediamente si registra nell’intero mese di settembre.
Sulle coste dell’Antartide orientale, la base australiana di Mawson è stata battuta da venti sostenuti tra 50 e 70 miglia orarie per oltre 30 ore tra mercoledì e giovedì. La neve sollevata dal vento ha ridotto la visibilità quasi a zero.