Aria quasi primaverile all’estremo Sud e la Sicilia, dove ancora non si è sperimentato appieno il cambiamento meteo che ha invece coinvolto il resto dell’Italia. Ormai ci siamo e manca poco al robusto peggioramento, derivante dall’allargamento delle maglie della bassa pressione attualmente centrata in Sardegna.
La saccatura che sostiene la bassa pressione mediterranea ha affondato il suo asse fin sull’entroterra algero-tunisino, facilitando la risalita di masse d’aria calde verso lo Ionio. Nel contempo un secondo minimo barico (ciclogenesi al suolo) si sta sviluppando ad est della Tunisia, ben al largo delle coste meridionali della Sicilia, lungo il cavo ascendente della saccatura. Sarà proprio questo vortice a risalire verso nord-est e a raggiungere lo Ionio nelle prime ore di domani, venerdì 18 febbraio, ove si approfondirà sino a raggiungere valori di pressione prossimi ai 990 hPa.
Ne conseguirà una forte ondata di maltempo che investirà la Calabria, alcune zone della Basilicata e della Puglia, oltre nord della Sicilia. I fenomeni potrebbero assumere frequente carattere temporalesco e di forte intensità, senza peraltro escluse che si accompagnino anche a grandinate, stante la rapida espansione dell’aria fredda in quota che accompagna il moto della saccatura. Oltre alle precipitazioni, da segnalare anche i forti venti innescati dal notevole gradiente barico, con una circolazione sostenuta orientale che interesserà le zone ioniche e del basso adriatico.