L’elemento saliente a breve termine.
L’Italia è interessato da venti umidi meridionali innescati da una vasta depressione posizionatasi sull’Europa occidentale. Circolazione che si presenta instabile al Nord e avrà qualche ripercussione anche al Centro, mentre al Sud e in Sicilia prevale la componente stabilizzante nord africana.
L’elemento saliente a medio termine.
Circolazione che, in un verso o nell’altro, pare destinata a placarsi con l’ingresso della nuova settimana, quando una propaggine orientale dell’Alta Pressione Oceanica, coadiuvata da un supporto subtropicale in prossimità della Penisola Iberica, dovrebbe affacciarsi anche sull’Italia. Da questo punto in poi emergono quelle discrdanze modellistiche citate in precedenza. Il Centro di Calcolo americano GFS propende per una fase stabile duratura, mentre quello europeo ECMWF evidenzia lo scorrimento di un nucleo di aria fredda lungo il bord orientale della struttura stabilizzante, con interessamento diretto delle nostre regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
Evidente che l’evoluzione a lungo raggio dipenderà imprescindibilmente dall’esatto posizionamento dell’area anticiclonica oceanica.
Il trend a lungo termine:
Si potrebbe comunque optare per una via di mezzo tra le due soluzioni, che alla fine, dalla media delle osservazioni, pare la più probabile. Ossia una fase di stabilità caratterizzata da clima gradevole e locale instabilità diurna.
Elementi di incertezza:
Giunti a questo punto dell’analisi appare evidente il maggior elemento d’incertezza, il posizionamento anticiclonico. Sovente, nel corso delle passate settimane, abbiamo fatto riferimento a tal struttura come quella capace di influenzare direttamente o indirettamente il tempo peninsulare. Or bene, anche in questo caso dovremo fare i conti con i capricci con gli umori dell’Alta Pressione delle Azzorre.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi dei diversi diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari evidenzia un andamento termico sul filo della normalità. Temperature che sembrano destinate a non discostarsi troppo dalle medie, al limite potranno esservi degli excursu più verso l’alto che verso il basso.
Per quel che concerne le precipitazioni v’è da stabilire se l’anticiclone andrà effettivamente a posizionarsi in prossimità della Penisola oppure no.
Focus: evoluzione sino al 18 giugno 2009
I prossimi giorni saranno caratterizzati da frequente instabilità sulle regioni del Nord Italia, ove rovesci e temporali saranno all’ordine del giorno. Maggiore il coinvolgimento dei settori alpini e prealpini, ma potranno esservi anche degli sconfinamenti verso le pianure. Inoltre, nel fine settimana, qualche fenomeno riuscirà a penetrare nelle regioni Centrali e sulla Sardegna, mentre al Sud e in Sicilia avremo tempo stabile e caldo.
Poi si dovrebbe concretizzare un graduale miglioramento per l’espansione verso est dell’Alta Pressione oceanica. Tempo destinato a divenire stabile, ma come descritto abbondantemente in precedenza sussitono non poche incertezze sulla durata della fase anticiclonica.
Evoluzione sino al 23 giugno 2009
L’ultima decade del mese potrebbe invece consegnarci una rimonta anticiclonica di matrice subtropicale per affondo depressionario sull’Europa occidentale. Ma siamo nel campo delle ipotesi, vi sarà modo e tempo per poter valutare al meglio la possibile evoluzione.
In conclusione.
Quel che emerge chiaramente dall’editoriale odierno è l’estrema dinamicità che sta caratterizzando questo avvio estivo. A riprova che la prima parte della stagione può sovente riservare sorprese ritardando, almeno inizialmente, le fiammate calde tipiche dei mesi di Luglio e Agosto.