All’intreccio di previsioni stagionali possibili, per i prossimi mesi, si aggiunge un nuovo fattore, che potrebbe anche essere determinante, il noto fenomeno del Nino.
Gli ultimi run dei modelli appositamente dedicati allo studio di questo fenomeno, annunciano già in questi mesi estivi l’inizio del fenomeno di riscaldamento delle coste al largo del Perù, anche se, durante il trimestre Giugno-Agosto, permane un residuo di Nina sull’Oceano Pacifico Equatoriale, a metà dell’Oceano circa.
E’ durante i mesi Autunnali, invece, che El Nino dovrebbe prevalere senza problemi, portando anomalie termiche oceaniche dell’ordine di +1,0; +1,5°C al largo delle coste Sudamericane.
Per considerare un episodio di Nino in atto, occorre che l’anomalia termica oceanica raggiunga almeno +1,5°C, ed in questo caso, come si vede, siamo proprio al limite minimo, indicante un episodio molto debole.
Si tratta di anomalie non certo paragonabili ai +4,5°C raggiunti durante i grandi El Nino del 1983 e del 1998.
In complesso, alla sua massima potenza, prevista tra Ottobre e Dicembre 2008, all’interno della Regione 3.4 compresa tra 5°N e 5°S di latitudine, e 120-170°W di longitudine, questo episodio di Nino raggiungerebbe un picco massimo di +0,23°C, assolutamente non paragonabile ai +2,5°C del Dicembre 1998, ma neanche ai +1,5°C del Novembre 2002 (episodio forse colpevole del grande caldo dell’estate 2003).
E nemmeno si raggiungerebbero i +1,2°C del Novembre 2006, causa probabile del mitissimo inverno 2006-07.
Anzi, il fenomeno è previsto in rapido decadimento, tanto che, il trimestre invernale trascorrerebbe solo con una piccolissima anomalia positiva, per poi ritrovarsi in equilibrio indifferente a Marzo 2009.
Vari aspetti, adesso, potrebbero influenzare il clima dei prossimi mesi.
Il minimo solare potrebbe favorire un inverno più rigido, ma, d’altro canto, la presenza di un Nino seppur debole, renderebbe propensi a vedere sull’Europa un inverno piuttosto mite.
Anche se, il rapido decadimento termico potrebbe forse favorire una fase mite nel tardo autunno e nella prima fase della stagione invernale, che poi lascerebbe il posto ad un freddo tardivo.
Tuttavia, al momento, si tratta solo di mere speculazioni sull’andamento invernale 2008-09.