Il calcolo statistico effettuato da Christopher Schar dell’Istituto Federale di Tecnologia di Zurigo, è abbastanza sorprendente.
Secondo i suoi calcoli, infatti, basati, sulle temperature medie estive degli anni ’90, che sono state comunque molto elevate rispetto alla norma, una Estate come quella dello scorso anno avrebbe un tempo di ritorno di ben 46.000 anni, considerandone lo scarto medio eccezionale dalla norma.
Dunque, una vera rarità, anche tenendo conto dell’Effetto Serra: in altre parole, un’Estate simile non avrebbe potuto verificarsi.
Tutto questo fa aumentare una paura, quella, cioè, che le temperature estreme possano, in futuro, presentarsi con una frequenza sempre maggiore.
In altre parole, non è detto che l’ultima Estate sia irripetibile: di fatto, potrebbe benissimo essere che la maggiore variabilità climatica indotta dai gas serra possa incrementare questi fenomeni di “riscaldamento a valanga”, ma anche fenomeni di senso opposto, con ondate di freddo intenso.
Il modello proposto dagli studiosi svizzeri propone un incremento della variabilità della temperatura del 100%, grazie all’aumento dei gas serra; tale variabilità appare massima sull’Europa Centrale ed Orientale.
Come ipotesi personale, invece, penso che l’indebolimento in atto della Corrente del Golfo potrebbe portare ad Estati più calde, ma anche ad un maggior rigore invernale, in quanto l’indebolimento delle influenze atlantiche potrebbe portare ad una continentalità accentuata del nostro clima.
Quindi, ad ondate di caldo forti in Estate, e ad ondate di freddo invernale rigidissime.