Ancora minime al di sotto dei -80 °C a Dome Fuji, l’Aws che sorge nei pressi della base semi permanente giapponese sul Plateau Antartico: dopo il -81,0 °C misurato il 7 luglio, alle 0619 UTC del 9 luglio il termometro è sceso a -81,5 °C, nuovo limite dell’inverno antartico 2006. Anche in questo caso i sensori hanno registrato assenza di vento, il che rende ottimale la perdita di calore della superficie nevosa e, quindi, la discesa dei valori; è comunque possibile che, quando saranno disponibili i report completi, il dato possa essere di qualche decimo di grado inferiore, poiché la trasmissione satellitare risulta sempre incompleta rispetto ai rilevamenti, che avvengono ogni dieci minuti. Infatti, si legge il dato delle 0539 UTC (-81,4 °C) e poi, direttamente, quello delle 0619 UTC: ma come è oscillata, la temperatura, in quei 40 minuti? Occorrerà attendere circa un mese, per saperlo: quando, cioè, l’Antarctic Meteorological Research Center metterà a disposizione l’intero file.
Il 9 luglio, anche alla base americana Amundsen-Scott è stata raggiunta la minima stagionale: -72,0 °C. Nella regione del Polo Sud geografico inoltre, esattamente a 89° lat. S, l’Aws Nico (2.935 metri di quota) ha segnato -73,1 °C. Temperature nella norma, invece, alla base russa Vostok: dopo un -75,5 °C il 4 luglio, il 9 luglio si è risaliti a -68,7 °C.