Le condizioni meteorologiche hanno subito una decisa modifica rispetto alla stabilità che ha regalato un week-end dai contorni molto più che primaverili, e assai invitante per le prime gite domenicali fuori porta all’aria aperta, ma anche persino nelle spiagge per le prime anticipatissime tintarelle.
Tuttavia la primavera vuol subito mettere in evidenza che la capricciosità fa parte delle sue principali caratteristiche, e dunque l’illusione di un primo scampolo di caldo fuori stagione è subito svanita sotto i cieli cupi, uggiosi e piovosi della giornata odierna, sia pure con un clima certo non freddo, come ormai una consuetudine da molti mesi a questa parte.
Rispetto ad alcune settimane fa, tuttavia le anomalie di caldo sono ben meno presenti a livello dell’intero Emisfero Nord, in alcune aree fra cui il nord-est degli Stati Uniti il freddo è persino molto rilevante per il periodo, e certamente non è da escludersi che la primavera nel prossimo futuro possa riservare anche qualche scenario potenzialmente freddo fin sul Mediterraneo, grazie a movimenti meridiani più marcati nello scenario barico.
Dicevamo delle piogge in atto su molte regioni italiane, questo a causa di un cavo d’onda perturbato di matrice nord Atlantica che si è portato in direzione del Mediterraneo centro-occidentale, collegato all’ampia struttura ciclonica con perno sull’Islanda.
In seno all’ondulazione ciclonica in atto sulle nostre regioni è in transito una piovosa perturbazione Atlantica, i cui fenomeni investono gran parte del centro-nord della Penisola, e ormai anche una parte delle regioni meridionali.
Il rapido dinamismo associato all’attuale circolazione farà sì che a fine giornata la perturbazione libererà i cieli di molte regioni, concentrando i fenomeni essenzialmente al meridione, con possibili rovesci di forte entità sulla bassa Campania, la Calabria e la Sicilia centro-orientale.
La saccatura attualmente presente è destinata ad approfondirsi ulteriormente nelle prossime ore a causa dell’avvicinamento di una nuova area perturbata che, con passo spedito, procede dal Mediterraneo occidentale in direzione della Sardegna. Nella notte i fenomeni a carattere temporalesco investiranno l’isola, proprio nella stessa fase in cui l’altra perturbazione sarà ancora in azione sulle regioni meridionali.
Il nuovo sistema frontale è associato ad un profondo nucleo depressionario freddo in quota, al momento posizionato tra Golfo di Biscaglia e Pirenei. Un minimo secondario è al momento nascente sul Mediterraneo nord-occidentale, tra Catalogna e Baleari, e sarà proprio questa struttura ciclonica ad assumere maggior importanza nelle prossime ore.
Il contributo d’energia fornito dalle acque del Mediterraneo non è certo indifferente, e l’ingresso della parte avanzata della struttura frontale ha trovato subito terreno fertile per un rapida genesi di intensa linea di groppo temporalesca a ridosso delle Baleari.
La rapida evoluzione verso oriente porterà già nelle prime ore della notte il minimo barico, in approfondimento a tutte le quote, a collocarsi tra Baleari e Sardegna, con venti in rapido rinforzo nei dintorni delle due isole, e che poi assumeranno cosiddetta componente evolutiva antioraria intorno al minimo di pressione.
Non è atteso un assalto piovoso da ovest verso est, con la perturbazione che darà i suoi principali effetti prevalentemente sulle regioni meridionali, senza nemmeno colpire i versanti tirrenici. Infatti il minimo collegato al sistema frontale non evolverà verso est, ma si andrà rapidamente ad isolare (cut-off) in direzione delle coste nord Africane.
Le piogge e i temporali interesseranno anche i versanti ionici fin da domattina, per le correnti in ulteriore intensificazione da scirocco, associate alla formazione di un ulteriore minimo barico secondario sul mar Libico.
Non mancheranno fenomeni peraltro in una prima fase della giornata anche sulle regioni settentrionali, sia per motivi orografici su alcuni settori delle Alpi Piemontesi e Liguri (su azione di modeste correnti nord-orientali), ma anche sul Triveneto per l’azione di un debole nocciolo instabile in quota in colmamento.
L’unione dei due centri depressionari principali in un unico minimo con perno sul mar Libico favorirà la prosecuzione del maltempo per la giornata di venerdì sulle estreme regioni meridionali, in particolare i versanti ionici, e più direttamente la Sicilia.