Ultimamente, con d’altronde ogni anno, ci stiamo occupando ampiamente delle dinamiche atmosferiche dell’emisfero settentrionale e in particolare dell’evoluzione del Vortice Polare. Vortice Polare che, come ben sappiamo, è altamente condizionante nell’andamento di un’intera stagione ed è per questo motivo che viene tenuto d’occhio un po’ da tutti i più autorevoli esperti di meteorologia e climatologia.
Spesso ci si concentra esclusivamente sulla stratosfera e quindi sul Vortice Polare Stratosferico, dimenticandosi che stiamo parlando di una struttura sviluppata lungo l’intera colonna. Significa che dobbiamo ragionare anche in termini di Vortice Polare Troposferico e come vedrete ciò che accade in troposfera (ricordiamoci che è lo strato d’atmosfera prossimo al suolo) è ciò che maggiormente ci condiziona.
L’immagine che abbiamo allegato ci dà un’idea precisa di qual è lo stato attuale del vortice polare troposferico a 500 mb (che corrispondono a 4-6 km di altitudine). Appare evidente, trattandosi di anomalie, come siano presenti numerosi sistemi di alta e bassa pressione in tutto l’emisfero. I nuclei appartenenti al vortice polare troposferico sono di solito quelli più profondi collocati vicino alle regioni polari. Il “nucleo” più vigoroso è il sistema di bassa pressione posizionato tra Canada e Groenlandia. Per quanto riguarda le aree anticicloniche, possiamo notare un forte promontorio nel Pacifico settentrionale, struttura che svolgerà un ruolo chiave in ciò che avverrà nell’arco di una settimana.
Nella prima parte della prossima settimana l’Alta del Pacifico si sposterà in vicinanza della costa occidentale degli Stati Uniti, puntando verso l’Artico. L’interazione con la forte depressione del Canada settentrionale si tradurrà in una possente irruzione d’aria gelida che dal Canda si spingerà verso gli Stati Uniti. Attenzione, perché tale scenario dovrebbe riververarsi anche in Europa. Ma come? La dinamica descritta determinerò lo spostamento del principale del vortice polare verso il settore scandinavo. Durante questa transizione è previsto un deciso raffreddamento, causa il passaggio di un fronte freddo sul vecchio continente.
Per quanto riguarda il nord America, l’aria gelida artica attraverserà gli Stati Uniti centro-settentrionali a metà settimana prossima. Le proiezioni modellistiche attuali indicano temperature che potrebbero scendere fino a -25°C, in alcune zone addirittura fino a -30°C! Oltre il confine canadese le temperature saranno ancora più basse. Stiamo parlando di un’ondata di gelo insolitamente forte all’inizio di dicembre, quindi sarà interessante seguirne insieme gli sviluppi.