La rinascita dell’Atlantico per il momento è avvenuta entro binari non troppo favorevoli per il Nord Italia: il passaggio perturbato odierno, guidato da correnti la cui direttrice principale è quella da nord/ovest, non è certo l’ideale per poter arrecare grandi precipitazioni sulle regioni settentrionali dell’Italia. Non a caso, la protezione alpina ha modellato e attenuato l’irruente ingresso perturbato sceso dalla Francia, risultato più incisivo (come sempre avviene in questi casi) sulle aree di Nord-Est. Ben più serio appare invece l’assalto perturbato atlantico previsto fra qualche giorno e che seguirà delle dinamiche ben differenti, che potrebbero al contrario favorire proprio le regioni di Nord-Ovest.
Sembra giunta l’ora nella quale autunno vuole davvero fare sul serio per l’ultimo scorcio d’ottobre: il nuovo affondo perturbato atlantico sembra infatti scegliere una rotta più occidentale tale da portare tutto il suo peso tra Spagna e Portogallo, nazioni che vedranno irrompere le grandi precipitazioni su un palcoscenico che finora ha visto predominare un trend decisamente siccitoso e caldo. L’inserimento di una coriacea ruota depressionaria sulla Penisola Iberica sorride anche all’Italia e specie alle regioni settentrionali che più hanno sofferto l’insolita penuria di precipitazioni.
L’elemento decisivo sembra rappresentato non solo dall’arretramento netto dell’anticiclone atlantico, che non sarà quindi in grado di allungarsi a protezione di parte del Mediterraneo, ma soprattutto dall’insediamento di un’area altopressoria autonoma di blocco fra i settori nord-orientali europei e la Scandinavia. Naturalmente, con una figura stabilizzante di blocco ad alte latitudini le basse pressioni atlantiche troverebbero come unico canale di sfogo quello diretto verso l’Iberia ed il Mediterraneo: la posizione così occidentale della depressione esporrebbe l’Italia ai richiami umidi meridionali (scirocco al suolo e libeccio in quota) potenzialmente ricchi di precipitazioni.
Per i dettagli è ancora presto, ma per il momento ci basti sapere che la situazione sembra promettere bene, anche perché non mancheranno preziosi contributi africani ad esaltare ulteriormente il maltempo. Inoltre non va certo trascurato che il Mediterraneo è in grado già di suo di esaltare i passaggi depressionari, in quanto si tratta di uno dei mari che in assoluto forgiano maggiori ciclogenesi.