Un po’ di nubi, un po’ di vento, tantissimo sole. E’ quanto osservabile a livello peninsulare, ma proviamo a varcare i confini nostrani. Spostiamoci in Spagna. Se dovessimo limitarci ad una osservazione dell’immagine satellitare, probabilmente sosterremmo condizioni meteorologiche eguali tra l’Italia e la Penisola Iberica. Invece no.
La differenza sostanziale sta nel fatto che su parte della Spagna è in atto un’ondata di caldo. I settori meridionali del Paese hanno raggiunto punte di 40°C, il ché per Settembre non è assolutamente normale. Lasciamo stare che si è più vicini al Nord Africa e che quindi la risalita d’aria calda può produrre effetti immediati. Alle porte dell’Autunno sarebbe stato più naturale discutere di perturbazioni atlantiche e piogge, piuttosto che di valori termici tipici del mese di Agosto.
Fortunatamente sulle nostre regioni permane una circolazione Settentrionale che limita eventuali eccessi termici. Ma diciamo pure che stavolta, a differenza della seconda metà d’Agosto, siamo in posizione privilegiata. L’Anticiclone, quello delle Azzorre, si espanderà rapidamente su tutto il Mediterraneo ed anche qualora dovesse avvalersi di una radice subtropicale, non dovrebbe riguardarci.
Quel che invece possiamo dirvi, senza alcun dubbio, è che per circa una settimana avremo condizioni di bel tempo. Si susseguiranno giornate dominate dal sole, dall’assenza sostanziale di vento e arricchite dal caldo diurno. Le temperature cresceranno, di 3-4, forse anche 5 gradi. Cosa vuol dire? Che si tornerà su valori al di sopra della norma, tanto che le massime raggiungeranno punte di 32-33 gradi.
Riprendiamo un attimo il discorso sulla radice subtropicale. Comincerà a manifestarsi agli inizi della prossima settimana e potrebbe espandersi sull’Italia centro settentrionale oltre che al di là delle Alpi. Il caldo, quindi, riguarderà anche il Nord Italia e le regioni del versante tirrenico.
Volete sapere se vi sarà qualche disturbo? Davvero pochi. Una via d’uscita si intravede dopo metà mese, ma siamo già nel campo del lungo termine e non rientra negli obbiettivi attuali.
Spifferi d’aria umida, tra domenica e lunedì prossimi, potrebbero forzare la resistenza anticiclonica nelle zone alpine. Il ché coinciderebbe con un aumento della nuvolosità diurna attraverso la quale si produrranno dei temporali. Non è escluso che nella notte a cavallo tra le due giornate, alcuni focolai possano sfociare nelle zone pianeggianti del Friuli Venezia Giulia.
Eventuali altri temporali, in formazione lungo la dorsale appenninica e a carattere del tutto sporadico, sarebbero riconducibili al riscaldamento diurno. Forse, ed anche in questa circostanza prudenza vuole l’utilizzo del condizionale, spifferi d’aria fresca potrebbero affacciarsi all’estremo Sud dopo metà settimana e si avrebbe un’accentuazione dell’instabilità diurna. I temporali continuerebbero sì a coinvolgere i rilievi, ma in numero e intensità maggiori.
Questo è quanto, cari lettori. Sarà Estate, c’è poco altro da aggiungere. L’Autunno è rimandato agli esami di riparazione, che si terranno probabilmente dopo metà mese.