Mentre le regioni Adriatiche e il Mezzogiorno sono alle prese coi violenti temporali e l’irruzione d’aria fredda, a ponente si scorgono limpidi i cenni dell’imminente miglioramento. Volessimo avere un’idea più precisa di quel che accadrà, basterebbe dirigersi sulla Penisola Iberica per accorgersi che la pulizia dei cieli indica il consolidamento di una figura anticiclonica. Quale? Quella delle Azzorre.
Ovvio il quesito: dove andrà a finire? Secondo Voi? In Italia. Eh sì, fin da domani avrà raggiunto quasi tutte le nostre regioni, con gli ultimi sussulti instabili relegati all’estremo Sud. Resterà il vento, che se ne andrà definitivamente tra giovedì e venerdì. Un vento legato principalmente alla differenza di pressione che si verrà creare tra la nostra Penisola e quella Ellenica. La perturbazione, infatti, progredirà verso l’Egeo e si contrapporrà all’avanzata – in quella direzione – della struttura anticiclonica.
Dicevamo dei rimasugli instabili. Si manifesteranno domattina coinvolgendo le seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia. Si avranno brevi acquazzoni e più spesso piovaschi, ma in rapida dissoluzione. Potrebbero permanere sino al pomeriggio esclusivamente nella parte meridionale Calabra e nei rilievi siculi nord orientali.
Nelle altre regioni, anche se arriverà l’Alta Pressione, il sole verrà offuscato sovente dal transito di velature più o meno dense. Ma poco importa, non basterà certo a rovinare quella che si preannuncia una bella e fresca giornata d’inizio Autunno. Già, inizierà l’Autunno, anche dal punto di vista astronomico. E non fa nulla se fino a domenica prevarrà l’Alta Pressione: saremo pur sempre in Autunno.
Sgombriamo immediatamente il campo da ogni dubbio: non farà caldo. E’ vero, le temperature riprenderanno a salire, ma scordiamoci quei valori inusitati della prima parte di Settembre. Sarà già tanto se si riuscirà a raggiungere i 30°C, o magari a superarli di pochissimo in qualche città del Centro Sud. Si evince, quindi, che la struttura altopressoria sarà più debole. Una debolezza che verrà messa in luce dalla comparsa dell’instabilitù diurna.
La minor vigoria rispetto al passato farà sì che spifferi prima d’aria umida e poi d’aria fresca vadano a movimentare l’atmosfera. I primi temporali pomeridiani significativi si presenteranno venerdì, per poi accrescersi ulteriormente nelle 48 ore successive. Possiamo pertanto riassumere le condizioni meteorologiche del weekend in questo modo: bello al mare, incerto sui monti e nelle aree interne. L’attività temporalesca coinvolgerà indistintamente Alpi e dorsale appenninica, ma sembra che nei primi giorni della prossima settimana possa focalizzarsi maggiormente al Centro Sud. Il motivo? La disposizione anticiclonica, che espandendosi verso l’Europa centro orientale potrebbe convogliare spifferi d’aria fresca in quelle aree della Penisola.
In alcune corse dei più importanti Modelli è possibile scorgere la formazione di una piccola goccia fredda in quota, ma per ora si tratta di un’ipotesi e come tale va considerata. Ci torneremo su nei prossimi giorni, quando vi saranno certamente maggiori elementi di discussione.