DINAMICA TEMPORALESCA – Una linea perturbata, sospinta da masse d’aria fredda, ha ormai impattato contro la parte settentrionale della barriera alpina e l’anticiclone africano è costretto a retrocedere di fronte a quest’assalto frontale nord-atlantico. I primi temporali, non appena i primi sbuffi freddi supereranno il crinale gettandosi sulle vallate più a nord, scoppieranno al pomeriggio sui settori alpini di Nord-Est, ma sarà nelle ore serali che la situazione “precipiterà” verso un più radicale peggioramento, con il nucleo freddo che inizierà a valicare le Alpi. Il contrasto termico si farà acuto con i temporali che a macchia d’olio si formeranno ed espanderanno su tutte le pianure del Triveneto, fino a propagarsi all’Emilia ed alla Bassa Lombardia.
TEMPERATURE IN PICCHIATA – L’elemento di maggiore rilievo sarà però rappresentato dal calo verticale e rapidissimo delle temperature: l’aria fredda avrà il suo daffare per riuscire a penetrare sull’Italia e, nei bassi strati, troverà un varco dalla Porta della Bora.Venti da settentrione o dai quadranti orientali faranno calare rapidamente e sensibilmente le temperature, con una sensazione di freddo che sarà accentuata dagli elevati valori attuali. I cali più marcati sono attesi in genere sulle zone montuose e su tutte quelle aree che verranno interessati da fenomenologia meteo consistente e duratura. Nel complesso, a livello di isoterme ad un’altezza media di 1500 metri in libera atmosfera, il crollo termico al Nord, entro le prossime 24-36 ore, potrà essere anche di 12-13 gradi.