MALTEMPO E FREDDO – Le correnti fredde da est hanno fatto affluire negli ultimi giorni aria continentale nei bassi strati sul Nord Italia: si è trattato di un vero e proprio ritorno tardivo dell’inverno, coinciso con nevicate a quote molto basse e fiocchi fino in pianura. Non è certo un evento così eccezionale: la neve talvolta è arrivata anche nel cuore d’aprile, ma ciò che sorprende è la persistenza del clima invernale. La perturbazione che sta transitando in queste ore è spinta da aria un po’ più mite, mentre nei bassi strati in Val Padana permane l’aria fredda: le temperature si sono tenute ben sottomedia, con valori ben distanti dai 10 gradi in gran parte della pianura e sulla Liguria. Il grosso del freddo è rimasto comunque confinato a nord delle Alpi ed ora tende ulteriormente ad arretrare verso nord, rimanendo però sempre ben attivo in ambito europeo alle medie-alte latitudini.
RIALZO TERMICO GIA’ VENERDI’ – Novità sono comunque ormai imminenti: lo strato d’aria fredda rimasto al suolo in Val Padana verrà rapidamente eroso dall’accentuazione dello scorrimento d’aria più mite: d’altronde non siamo più nel cuore dell’inverno ed anche il sole potrà iniziare a recitare il suo ruolo importante. Come emerge dalla mappa sottostante, le temperature massime già nelle prossime 24 ore si spingeranno al di sopra dei 12-13 gradi in gran parte della Val Padana, con punte anche superiori ai 15 gradi specie sui settori emiliano-romagnoli, evidente segnale di un cambio di passo che ci porrà alle spalle da questa parentesi simil-invernale. La variazione termica sarà attorno ai 5-7 gradi rispetto ad oggi, localmente esaltati da possibili contributi favonici, specie al Nord-Ovest.