L’elemento saliente a breve termine.
I prossimi giorni porteranno un po’ di refrigerio su buona parte delle nostre regioni, complice una profonda goccia fredda in quota che si nadrà posizionando sui Balcani. Goccia fredda che attiverà correnti orientali, con le temperature che andranno verso valori prossimi alle medie stagionali. Perdono invece importanza i temporali, visti in misura minore e limitati alle Alpi ed alcune zone del Centro.
L’elemento saliente a medio termine.
Il medio termine, orientativamente a cavallo tra il prossimo weekend e l’inizio dell’ultima settimana del mese, pare poter proporre quel temporaneo richiamo caldo Nord africano al quale si è fatto spesso riferimento nelle analisi precedenti. Un richiamo caldo che da Ovest dovrebbe poi incvestire buona parte della Penisola, assicurando tempo stabile ma molto caldo. Prima al Centro Nord, successivamente al Centro Sud. Temporali di calore potranno interessare solo le zone alpine.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’alta pressione delle Azzorre si porterà nuovamente con i propri massimi in pieno Oceano Atlantico, lasciando un debole cuneo stabilizzante in direzione dell’Europa Centrale.
Il trend a lungo termine:
Tuttavia tale cuneo potrebbe mostrarsi di fondamentale importanza nel colmare, almeno parzialmente, la temibile falla barica presente a largo del Portogallo, responsabile, unita alle gocce fredde oceaniche in loco, delle ondate calde Nord Africane sulla nostra Penisola. Lecito pertanto attendersi un progressivo spostamento del caldo verso Sudest, con il Sud ultima zone d’Italia a patire temperature abbondantemente oltre media. Le nuove ondulazioni Atlantiche potrebbero invece determinare una rotazione delle correnti mediamente da Ovest, con temperature che andrebbe a subire un leggero ma costante calo prima al Nord e poi al Centro. Il tutto fin verso l’ultimo weekend del mese allorquando potrebbero tornare temporali diffusi su Alpi e Appennino Centro Settentrionale.
Elementi di incertezza: Ribadiamo ancora una volta come l’elemento di maggiore incertezza sia dettato dall’effettiva posizione dell’alta pressione delle Azzorre. Nonstante non assuma più la canonica posizione riscontrabile stagioni fa, resta sempre il principale motore termico del clima sull’intero continente europeo.
Fattori di normalità climatica:
Parlare di normalità diviene ogni giorno più difficile. Le temperature che vengono registrate costantemene in molte regioni della Penisola hanno poco a che vedere con l’andamento medio del periodo.
Così come è da sottolineare la presenza del caldo, unito alla crisi idrica, che attanaglia sempre più il Nord Italia, mentre è spesso facile osservare un andamento diametralmente opposto al Sud dello stivale.
Focus: evoluzione sino al 27 luglio 2006
Si prefigura un periodo di tempo sostanzialmente stabile, con una fase molto calda identificabile a cavallo del prossimo weekend. Complice il decantato richiamo caldo in arrivo dal nord Africa, dopo che avrà già pesantemente interessato la Penisola Iberica.
Tuttavia, come ribadito poco sopra, potrebbe trattarsi di un richiamo del tutto temporaneo, della durata di crica 3-4 giorni. Si attende infatti una nuova ondulazione oceanica non in grado di isolare nuove gocce fredde in quota e che pertanto adrà progressivamente portandosi in direzione del Centro Europa per lambire il Mediterraneo. Ma sarà sufficiente alla rotazione delle correnti dai quadranti occidentali, con abbassamento dei valori termici.
Evoluzione sino al 01 agosto 2006
Situazione che non dovrebbe subire grossi scossoni almeno fin verso la fine del mese, quando il gran cadlo sembra poter abbandonare anche il Sud per rifugiarsi verso Est e verso Sud. Tornerebbero intanto forti temporali di calore sulle Alpi e, localmente, lungo l’Appennino.
In conclusione.
Bene, quanto finora esposto non può far altro che legittimare le tesi espresse nel corso dei giorni, confermando un trend barico votato alla costante alternanza tra onde calde ed altre meno. Una barica che negli ultimi anni rappresenta la normalità, più con gli alti e i bassi del caso.