E’ dal mese di novembre che stiamo seguendo i processi termo dinamici a carico dell’atmosfera. Ed è da novembre che osserviamo un Vortice Polare incredibilmente forte. Ora, finalmente, il trottolone gelido sembra sia sul punto d’arrivo. Vuoi perché la stagione avanza, vuoi perché i continui disturbi provenienti dal basso – pulsazioni d’aria calda – ne stanno fiaccando la resistenza.
Purtroppo, dobbiamo ripeterci, le ondate di caldo non hanno mai lavorato d’insieme. L’Anticiclone più attivo è quello Pacifico ed è per questo che il Vortice Polare – scalzato dalla propria sede – si è disposto sfavorevolmente. Tuttavia, giusto dirlo, gli ultimi scossoni stanno implementando quel cambio circolatorio prodromo di ondate perturbate in successione.
Tale scenario ci accompagnerà a metà mese, a quel punto avremo un Vortice in riserva e le correnti d’aria che scorrono ad alta quota potrebbero manifestarci più ondulazioni. Che significa? Che l’aria fredda avrà modo d’incanalarsi più facilmente a sud, anche verso il Mediterraneo. La componente prevalente dovrebbe essere polare-marittima, ma con tendenza a crescenti apporti artici. Presumibile, quindi, ipotizzare un ultima decade più fredda. Magari con meno maltempo, ma le nevicate potrebbero visitare quote relativamente basse riuscendosi a spingersi in collina.
Se è vero che i trend precedenti furono individuati con settimane d’anticipo, confidiamo che anche stavolta l’analisi atmosferica possa darci ragione. Staremo a vedere…