Soulik è lentamente cresciuta di intensità sulla parte ovest del Pacifico Settentrionale. Mercoledì, questa tempesta tropicale era accompagnata da venti sostenuti a 70 miglia orarie, che soffìavano intorno ad un centro situato 275 miglia a sud-sudest di Ivo Jima, una delle isole Volcano, appartenenti al Giappone. Soulik si muoveva verso ovest-nordovest a 15 miglia orarie, in procinto, secondo le previsioni, di diventare tifone. Continuando a muoversi verso ovest-nordovest, Soulik doveva rimanere in mare aperto, ma i previsori mercoledì facevano notare che una leggera deviazione di traiettoria verso nord la avrebbe portata a interessare le isole Volcano.
La situazione aggiornata a giovedì 12 ottobre, infatti, ha reso attuale questa ultima ipotesi. Soulik alle 12 GMT era diventata un tifone di categoria 1, con venti sostenuti a 75 miglia orarie, ma soprattutto aveva deviato la sua traiettoria. All’ora indicata il tifone era centrato a 23,4°N 141,1°E e per le 0 GMT di venerdì era previsto centrarsi a 24,1°N 140,6°E, diretto quindi verso nord-nordovest. Le coordinate di Iwo Jima, la più famosa delle isole Volcano (la fama le viene dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale), sono 24,3°N 141,5°E, quindi Soulik le passerà molto vicino. Sull’isola già pioveva nel tardo pomeriggio di giovedì, ora locale, con vento a 30-40 miglia orarie e raffiche fino a 55 miglia orarie, ma il “clou” del maltempo sarà nella notte. Le piogge dovrebbero essere molto intense ed è purtroppo probabile che i forti venti causino danni alle infrastrutture.
Il tifone interesserà anche le vicine isole Bonin, anch’esse giapponesi. Successivamente Soulik si porterà verso nord e quindi verso nordest, raggiungendo una intensità massima, secondo la previsione, come tifone di categoria 2 sabato, per poi perdere progressivamente energia muovendosi su mari più freddi.