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Il terribile 2010: alluvioni in Pakistan e caldo atroce in Russia. Eventi correlati tra loro?

di Ivan Gaddari
01 Set 2011 - 14:18
in Senza categoria
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il terribile 2010 alluvioni in pakistan e caldo atroce in russia eventi correlati tra loro 21277 1 1 - Il terribile 2010: alluvioni in Pakistan e caldo atroce in Russia. Eventi correlati tra loro?
La ricerca rileva che un’onda anomala Rossby ha provocato sia la terribile ondata di caldo sulla Russia Europea – alla quale sono stati associati gli incendi più massicci della storia recente – sia l’inusuale spostamento dei venti del monsone indiano che alimentarono le violente inondazioni in Pakistan. Anche se l’ondata di caldo iniziò prima delle inondazioni, i due eventi raggiunsero la massima intensità approssimativamente nello stesso periodo. E’ quel che hanno scoperto i ricercatori analizzando i dati satellitari NASA generati da strumenti in grado di misurare la temperatura della superficie terrestre, l’intensità delle precipitazioni e le superfici percorse dal fuoco.

William Lau e Myong-Kyu Kim, scienziati dell’atmosfera della NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, sono gli autori dello studio che il Journal of Hydrometeorology ha pubblicato nel mese di agosto.

La Connessione “Rossby”.
Le Onde di Rossby non sono uniformi. Tendono ad ondeggiare e avere depressioni e creste. Le aree di bassa pressione si sviluppano nelle depressioni, mentre quelle di alta pressione si formano nelle loro creste. Le masse di aria calda presenti ai tropici e l’aria fredda che si accumula ai Poli si muovono attorno alle zone di alta e bassa pressione, creando una complessa trama di fronti caldi e freddi che si incontrano e interagiscono costantemente. Le collisioni tra i fronti caldi e freddi producono tempeste e precipitazioni.

In condizioni estive normali, la corrente a getto spinge fronti atmosferici attraverso l’Eurasia in quattro o cinque giorni, ma qualcosa di insolito è accaduto nel luglio del 2010. Analizzando gli eventi su larga scala, s’è verificato un blocco del processo climatico – noto come Omega blocco – che ha condotto alla formazione di una coriacea alta pressione sopra la Russia occidentale. Questo blocco, che ha diviso la corrente a getto, ha avuto l’effetto di rallentare l’onda di Rossby e impedire la normale progressione dei sistemi meteorologici da ovest a est.

La persistenza della zona anticiclonica ha rallentato il normale trasferimento di umidità dal suolo verso l’atmosfera. Le precipitazioni sono cessate, la vegetazione si è seccata e la taiga è diventata una vera e propria polveriera.

Nel frattempo, il blocco ha modificato il normale andamento dei venti monsonici che si sono riversati sul Pakistan. Le aree di bassa pressione sul bordo d’attacco delle onde di Rossby hanno flagellato il Paese, causando le terribili alluvioni e la devastazione di ampie zone.

“Dall’analisi dei dati satellitari NASA e dall’analisi del vento, possiamo vedere chiaramente il collegamento tra i due eventi”, ha detto Lau.”Si pensi all’atmosfera come una membrana morbida. Se si tende da una parte, c’è un rilascio in un’altra zona. Se si produce un massimo in una regione, si produce un minimo corrispondente in un’altra regione”
L’aria fredda discesa dalla Siberia si è scontrata con l’aria caldo-umida giunta in Pakistan dalla Baia del Bengala. Solitamente queste masse caldo-umide procedono verso nord raggiungendo l’India e poi l’Himalaya. E ‘una processo assolutamente normale del monsone. Ma in questo caso, l’azione di blocco alla corrente a getto ha determinato lo spostamento dell’intero sistema monsonico a nord e a ovest. Un cambiamento che ha prodotto piogge torrenziali sopra la parte settentrionale del Pakistan.

Direzioni future
Mentre il nuovo studio mette in evidenza il grado di interconnessione che può esistere tra due eventi meteorologici apparentemente non correlati, Lau avverte che restano insolute molte domande. Per esempio, perché si è formata una struttura di blocco a così alte latitudini? E inoltre, c’è stato qualche processo particolare verificatosi sulla terra o nell’atmosfera a sostenerla e rafforzarla?

Analisi più approfondite basate su un modello atmosferico idrologico che fonde i dati dai satelliti Terra e il Goddard Observing System Model (la versione 5, GEOS-5), suggerisce che alcune interazioni tra la terra e l’atmosfera possono avere amplificato l’ondata di caldo trascinandola nel tempo e creando quello che i climatologi definiscono un ciclo di feedback positivo.
Le nuvole, per esempio, in genere forniscono ombra e apportano le precipitazioni, ma la ricerca effettuata da Lau mostra come in concomitanza del blocco anticiclonico prolungato siano stati soppressi i processi di formazione a causa del calo del tasso di evaporazione. L’analisi del modello e dei dati satellitari indica che l’assenza di copertura nuvolosa significativa avrebbe comportato una dose ancora maggiore di calore verso la superficie, che a sua volta avrebbe asciugato completamente il suolo e amplificato l’effetto.

C’è di più. Lau crede che le particelle contenute nel fumo degli incendi potrebbero aver contribuito a bruciare via le nubi, rendendo la superficie ancora più secco e più incline al fuoco. “Abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per dire con certezza se il feedback terra-fuoco è stato sostenuto dall’alto, ma lo studio suggerisce che sia possibile”, ha detto Ralph Kahn, uno scienziato atmosferico del Goddard non coinvolto direttamente nello studio.

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