Oggi, 11 gennaio 2007, si rilevano condizioni meteo sostanzialmente stabile su gran parte dello stivale. Salvo addensamenti su alcune regioni del settore tirrenico e la Liguria, che vedremo successivamente, è presente un possente campo anticiclonico a tutte le quote. Apparentemente nulla d’eccezionale, se non fosse che prosegue una stagione invernale dai connotati autunnali, a breve persino primaverili.
Le persistenti anomalie termiche in senso positivo non fanno più notizia, così coma la cronica carenza della neve naturale su Alpi ed in minore misura lungo l’Appennino, oppure la grave crisi idrica che attanaglia gran parte del Nord Italia. Difficile, in due parole, spiegare, o meglio, cercare le cause di siffatta situazione. Sussistono tuttavia una serie di elementi concomitanti, dal riscaldamento globale ad una possibile alternanza ciclica climatica, che rendono l’inverno 2007 uno tra i più caldi e secchi dell’ultimo mezzo secolo.
Siamo oramai in vista del giro di boa stagionale e soltanto un febbraio a dir poco gelido potrebbe porre rimedio a tale perseveranza. Le mappe di previsione indicano segnali di cambiamento in ingresso dell’ultima decade mensile e sebbene si debba considerare soltanto un’ipotesi, statisticamente vi sono elevate probabilità che ciò accada. Il Vortice Polare entrerà in naturale fase di decadenza, mentre gli scambi meridiani potranno trovare linfa vitale nell’affermazione di bolle anticicloniche a latitudini settentrionali.
Ma veniamo al tempo previsto per la giornata odierna. Or bene, al di là dei valori termici registrati appena 24 ore fa, le massime intendiamo, quel che spicca è la possente figura anticiclonica identificabile dall’osservazione dell’immagine satellitare. I corpi nuvolosi trovano sfogo verso la Penisola Scandinava, laddove è attiva una vasta area depressionaria.
Figura ciclonica che avrà un ruolo, pur se secondario, circa le condizioni meteorologiche previste tra oggi e domani. La divergenza barica, piuttosto accentuata, tra il Mediterraneo ed il Nord Europa porterà l’intensificazione di moderate correnti Settentrionali in ingresso dal Golfo del Leone. Nordovest puro su alto Tirreno e coste occidentali della Sardegna, in rotazione da Sudovest su medio e basso Tirreno, a debole componente meridionale sul Mar Ligure.
Circolazione che, nelle zone esposte, porterà la formazione di addensamenti per nubi medio basse, non identificabili al satellite. Colpite essenzialmente Liguria, Toscana, coste laziali e campane, con possibilità di locali quanto deboli piovaschi. La protezione Appenninica a tal tipo di correnti porterà bel tempo lungo l’Adriatico, dal Veneto fin verso la Puglia, così come vi sarà sole in Sicilia e su buona parte del Nord.
Le regioni Settentrionali potranno difatti essere interessate, sul versante di Ponente, da miti venti di foehn, tanto che le nebbie del primo mattino verranno spazzate via rapidamente. Ma con esso avremo un probabile aumento di temperatura, specie in pianura, mentre i crinali alpini potranno godere di un lieve calo. Ma sarà mite ovunque, certamente come non dovrebbe accadere nel bel mezzo di gennaio.