I Campi Flegrei rappresentano una vasta area situata nel Golfo di Pozzuoli, a nord di Napoli. Geologicamente altro non è anche un’enorme caldera di circa 13 km di diametro, composta da ben 24 crateri. Or bene, un nuovo studio eseguito da un team di ricercatori dell’University College di Londra in collaborazione con l’Osservatorio Vesuviano è giunto alla conclusione che il supervulcano potrebbe esplodere molto prima del previsto.
Il magma ancora intrappolato sotto la superficie determinerebbe un accumulo di energia tale da accelerare il processo. Anche se non è possibile sbilanciarsi su una data precisa, i ricercatori hanno confermato – sulla rivista “Nature Communications” – un’accelerazione dei processi che conducono all’esplosione. Le ultime ricerche hanno dimostrato che i Campi Flegrei sono in fermento. In una di queste, gli autori sottolinearono come la superficie terrestre è cresciuta di 0,38 metri dal 2005. In un’altra ricerca si evidenzia come la soglia critica sia ormai stata raggiunta.
E’ difficile spiegare il motivo per il quale la superficie terrestre è in crescita. Ci sono diverse spiegazioni, tra cui l’espansione del gas, movimenti di fluidi e produzione di magma. Tutti i fattori sarebbero ugualmente probabili ma è l’ultimo punto il più preoccupante. Il livello di distorsione della superficie terrestre è senza dubbio allarmante, ma va anche detto che in passato, negli anni 1982-1984, vi fu una crescita di 1,8 metri ovvero circa 24 volte in più dell’attuale. All’epoca non accade nulla e il tutto si risolse in un falso allarme.