L’osservazione degli indici biologic, è uno degli altri metodi per fare previsioni a lunghissima scadenza, e per poter prevedere l’andamento generale della stagione.
Si osservano l’anticipo oppure il ritardo della fioritura di alcune specie di piante, il risveglio dal letargo di alcuni animali, oppure altri indici di questo genere, e se ne estrapolano previsioni a lunghissima scadenza sul possibile andamento della stagione.
Anche l’anticipo oppure il ritardo nelle migrazioni degli uccelli rappresenta un altro indice di comportamento studiato attualmente dagli scienziati, nella convinzione che, nell’istinto degli animali, sia presente un’osservazione inconscia di “segnali naturali” che sfuggono all’attenzione dei modelli matematici.
Ma anche questo metodo, che somiglia un po’ alle vecchie osservazioni dei contadini, presenta dei notevoli rischi.
All’inizio di Febbraio di quest’anno, un Anticiclone Africano, come si ricorda, ha invaso il Continente Europeo, a partire dal Mediterraneo, per raggiungere le Isole Britanniche.
Ne hanno approfittato le rondini, che hanno seguito le correnti calde meridionali per portarsi sull’Inghilterra con un anticipo enorme, di almeno 6 settimane, battendo ogni record storico.
Ovviamente, dal punto di vista climatico, questo avrebbe significato la fine dell’inverno e del freddo, ma così non è stato, come tutti hanno potuto osservare, e le rondini hanno sofferto tantissimo e sono state decimate dal freddo.
Simili eventi sono accaduti anche in anni lontani: nel novembre del 1973 ed alla fine di ottobre 1988 si notò un anomalo comportamento di alcune specie di lumache, che andarono in letargo a grandi profondità, nel terreno, comprese tra i 40 ed i 50 cm, contro una media di 20 cm.
In entrambi gli anni i naturalisti si sbilanciarono nel prevedere un inverno rigoroso e freddissimo.
In effetti in entrambi gli anni ci furono degli episodi di freddo precoce davvero notevoli.
Tuttavia, l’inverno si esaurì molto presto, per lasciare spazio a lunghi mesi miti, tanto che le due stagioni fredde relative vengono considerate tra le più calde degli ultimi trent’anni.
Insomma, fidarsi solamente degli indici naturali non è sempre conveniente.
A tutt’oggi, l’unico metodo per prevedere il tempo su periodi stagionali è quello di osservare i modelli matematici che, allo stato attuale, sono tuttavia solamente sperimentali.