Non sarà un dramma se il Club 300 non riuscirà ad annoverare nuovi soci: anzi, ne beneficerà il senso di esclusività, essendo impossibile farne parte se non si soggiorna per almeno una stagione invernale al Polo Sud geografico (si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18556). Al di là del faceto però, occorre rilevare come anche quest’anno i -100 °F (-73,4 °C) non siano stati raggiunti; non solo, ma il 2009 chiuderà con la temperatura minima più elevata da quando la base americana Amundsen-Scott svolge osservazioni meteorologiche (9 gennaio 1957). Il quadro statistico è lampante:
17.08.2009 -72,2 °C
03.09.1964 -72,8 °C
17.08.2008 -73,3 °C
02.09.2007 -73,4 °C
22.07.1972 -73,6 °C
Si tratta dei cinque estremi termici più alti rilevati nell’anno solare: e come si può notare, tre appartengono all’ultimo triennio. In particolare, il 2009 è rimasto al di sopra d’un dato che risaliva a 45 anni fa, dell’unico inverno cioè, sino al 2008, in cui la soglia dei -100 °F non era stata raggiunta (e nel 2007 era stata toccata solo brevemente). Pressoché impossibile, allo stato attuale delle conoscenze, individuare le cause remote di questa evoluzione; va invece notato come la media del semestre freddo (aprile – settembre) negli ultimi anni abbia subito uno scarto sensibile rispetto alla norma:
2007 -57,8 °C (+1,0 °C)
2008 -57,6 °C (+1,2 °C)
2009 -56,7 °C (+2,1 °C) dato provvisorio
Nell’ultimo decennio, rispetto al precedente, al Polo Sud geografico si è notato un riscaldamento:
1990-’99 -59,1 °C
2000-’09 -58,5 °C
Tale riscaldamento potrebbe essere considerato statisticamente poco rilevante nel raffronto con la normale 1957-2008 (-58,8 °C), in quanto proprio il decennio 1990-’99 ha mostrato il massimo raffreddamento degli inverni; se però si scompone l’ultimo periodo, si notano le differenze:
2000-’04 -59,1 °C
2005-’09 -57,8 °C
Il trend ha cominciato a manifestarsi nel 2002 (-56,4 °C in quel semestre: più caldo dell’attuale), ma ha preso il sopravvento nel 2005 (-58,0 °C), con l’eccezione della stagione 2006 (-59,2 °C). Nel 2009 si sono registrati mesi con scarti notevoli rispetto alla normale, a partire da quello, record, di maggio (+6,5 °C), passando per giugno (+3,3 °C), luglio (+1,8 °C) e settembre (+3,0 °C). Un’anomalia termica positiva che non può più essere classificata come episodica e che, quasi certamente, farà dell’anno corrente uno dei cinque più caldi di sempre.