Già in Italia abbiamo avuto vari pareri tutto sommato positivi sugli scenari esposti dal film di fantascienza.
In pratica, come sottolineato dai climatologi italiani, il film “accelererebbe”, per motivi cinematografici, dei processi climatici in atto che, in realtà, impiegherebbero un secolo o più per potersi realizzare, tuttavia verrebbe rispecchiata una realtà possibile.
Anche il prestigioso Meteoffice britannico si è infine prodotto in un commento sulla situazione climatica prevista dalla pellicola di fantascienza.
Come si sa, nel film di Roland Emmerich sarebbe lo scioglimento dei ghiacci polari, causato dall’effetto serra, a provocare il blocco della Corrente del Golfo, con il conseguente arrivo di una improvvisa Era Glaciale, nel giro di appena un mese.
Ovviamente, il lasso di tempo nel quale si verificherebbe questo evento è troppo breve, ma le misurazioni dell’Ufficio Britannico per la meteorologia hanno notato che la Corrente del Golfo si è davvero indebolita, rispetto al Secolo scorso, addirittura del 20%, che è un valore enorme considerata la massa d’acqua che è interessata al fenomeno.
Il parere del Meteoffice è che, finora, non ci siamo accorti del cambiamento in atto, in quanto l’indebolimento della Corrente sarebbe stato compensato dall’aumento della temperatura dell’aria dovuto all’effetto serra, che lo avrebbe più che compensato.
Tuttavia, il modello futuribile elaborato in Inghilterra vedrebbe un ulteriore indebolimento della Corrente entro un Secolo, tale da portare ad un calo della temperatura media delle Isole Britanniche pari a 5°C.
Sono già comparsi dei segnali, sull’Oceano Artico, che vanno in questa direzione, con alcuni fenomeni che rientrano nelle previsioni di questo modello matematico.
Tuttavia, bisogna dire che un indebolimento della Corrente del Golfo potrebbe essere dovuto semplicemente ad un minor contrasto termico tra il Polo Nord e l’Equatore, per il maggiore riscaldamento che ha interessato il Polo rispetto alle basse latitudini.
Ma gli scenari previsti sono comunque inquietanti, considerando che questa teoria sta incontrando sempre più consenso tra la comunità scientifica internazionale.