Il nuovo Uragano è stato denominato “Omar”, e, stando alle previsioni a 5 giorni del National Hurrican Center, dovrebbe raggiungere una velocità massima dei venti di circa 75 miglia orarie (140 kmh circa), spostandosi in direzione nord est alla velocità di circa 6 miglia per ora.
Al momento è classificato come categoria uno, nella scala Saffer Simpson di intensità degli Uragani (che conta valori tra 1 e 5, la massima intensità), anche se probabilmente potrà portarsi fino a categoria 2, con venti che potrebbero avvicinarsi ai 200 kmh.
Trovandosi al momento a sud della Repubblica Dominicana, poco a nord del Venezuela (ove ha creato diversi danni a Puerto La Cruz), il suo spostamento verso nord potrebbe investire in pieno le Isole Vergini e le Antille Olandesi, prendendo forse marginalmente anche l’Isola di Portorico.
Tutte queste zone sono in stato di “Allerta Uragano”, in quanto il suo arrivo potrebbe portare a conseguenze quali una “storm Surge” (onda di marea) di diversi metri di altezza, provocata dai forti venti, oppure a piogge torrenziali di alcune centinaia di millimetri.
Una volta attraversate queste isole, l’Uragano continuerebbe la sua corsa verso nord est, dirigendosi verso più fredde acque nord atlantiche, indebolendosi fino a perdere le proprie caratteristiche e finendo per essere coinvolto nel treno delle veloci correnti occidentali, sotto forma di normale depressione.
Attualmente sulle Antille sono presenti dei temporali, ma i venti sono abbastanza calmi, le temperature oscillano tra i +23°C di minima ed i +29°C di massima.
Sulla costa del Venezuela, però, l’Uragano ha provocato piogge molto forti: 113,0 mm di pioggia sono caduti sull’Aeroporto di Queen Beatrix, e 60,0 mm a quello di Porlamar.