La circolazione depressionaria accentrata sul Mare del Nord (974 hPa) catalizza l’attenzione odierna. Essa è l’artefice della spinta principale che costringe il lungo fronte freddo ad invade l’intera area settentrionale italiana. Al passaggio di questa ondata perturbata ci si aspetta un rinforzo dei venti di Libeccio provenienti da sud-ovest capaci di portare precipitazioni sul versante tirrenico italiano e temperature più miti diffuse su tutta la nostra Penisola.
Una seconda vigorosa area depressionaria staziona al largo delle Penisola Iberica (989 hPa), confinando l’anticiclone delle Azzorre ad un ruolo molto defilato rispetto alla scena principale meteorologica europea, praticamente non riesce ad avere voce in capitolo.
Il ricciolo depressionario ionico, che nei giorni scorsi ha subissato di piogge le nostre Regioni meridionali, si è allungato e dissolto sui Paesi balcanici. Le nubi fitte concentrate sull’Adriatico slavo apportano piogge ingenti.
Questo vasto corpo umido sospinto dai venti miti meridionali ha portato temperature miti per il periodo su tutti i Paesi dell’Est.
Contemporaneamente, senza lasciar tregua, un possente fronte freddo ha sfondato le porte alpine, immergendosi nella Pianura Padana e sconfinando verso le Regioni centrali.
Le precipitazioni al centro-nord Italia sono diffuse. Dietro questo denso fronte le nevicate, concentrate soprattutto sulla Germania meridionale e Francia centro-meridionale, sono cospicue anche a bassa quota.
Dal Golfo di Guascogna si nota l’afflusso costante, con nubi isolate cumulonembiche, dei venti gelidi artici marittimi.