Neve, tanta neve in Emilia, un po’ meno in Veneto, ancora tanta sull’Appennino Tosco-Emiliano e sulle Apuane, ma la Dama Bianca nei primi giorni della scorsa settimana ha fatto visita, più o meno prolungata, a tanti italiani, anche al centro-sud, e non solo quelli che abitano in montagna.
Ed è tornata a scendere tra mercoledì e giovedì al nord e, abbondantissima, sulle colline toscane, con il transito del “poletto” freddo in quota richiamato dal minimo balcanico, destinato appunto a spostarsi anch’esso verso est/sudest, liberando per ultime le nostre regioni meridionali entro oggi, venerdì 12 marzo, giornata in cui sulle regioni occidentali si fa strada un promontorio anticiclonico.
La novità ora viene da ovest, dove una lama di aria fredda nordatlantica sta penetrando fino a bassa latitudine sull’Iberia e l’Atlante marocchino, causando come ovvia risposta una rimonta di aria calda subtropicale verso la regione francese, che domani si farà sentire con forza sulle nostre regioni occidentali. L’aumento termico sarà molto forte su isole maggiori, costa ligure e regioni tirreniche, più attenuato sul nordovest, dove l’aria calda, sollevatasi nello scavalcamento dell’Appennino e delle Alpi Marittime, tenderà a sovrascorrere su uno strato più freddo, la cui permanenza verrà favorita anche dalla persistenza in questo settore di correnti da est/sudest relativamente fredde al suolo.
La risposta africana favorirà un consolidamento dell’alta pressione sulle regioni orientali italiane e i Balcani, creando il ben noto effetto di blocco. Il sistema perturbato associato alla depressione scavata dall’aria fredda sull’Iberia avanzerà quindi con lentezza verso l’Italia, dove comunque su molte regioni, specie quelle occidentali, lo scorrimento caldo provocherà velature e annuvolamenti anche estesi di tipo stratiforme. All’avvicinarsi del minimo questi annuvolamenti si faranno più intensi arrivando a produrre precipitazioni, accompagnate dalla sabbia rossa del deserto (e la neve rossa tornerà sul cuneese e sulla parte alta dell’Appennino ligure). L’arrivo del sistema perturbato, lungo il quale saranno forti i contrasti termici, sarà accompagnato sabato da fenomeni sul nordovest, mentre solo domenica il tutto avanzerà verso est/nordest. In questa fase la quota neve si alzerà fino a quasi 2000 metri sull’Appennino settentrionale, dove la notevole fusione della neve e le precipitazioni potrebbero portare qualche problema idrogeologico.
Poi la settimana entrante segnerà l’arrivo della primavera, con diversi giorni di alta pressione e temperature miti.
Sabato 13 marzo al nordovest peggioramento su Piemonte, ponente ligure, Valle d’Aosta ed alta Lombardia, con qualche pioggia dal pomeriggio; deboli nevicate oltre 6-800 m, ma con quota neve in risalita ovunque. Sulle altre regioni nuvolosità irregolare, con cielo a tratti velato, ma con basso rischio di pioggia. Temperatura in aumento nei valori massimi. Vento moderato da sud sulle Alpi, da est/sudest sulla Liguria, specie nel Ponente.
Cielo prevalentemente velato su tutte le regioni, con addensamenti sulla costa tirrenica della Sardegna, l’alta Toscana ed i crinali appenninici. Temperatura in leggero aumento. Vento da est/sudest moderato.
Giornata in prevalenza serena al sud, con qualche velatura di passaggio. Temperatura in aumento. Vento di scirocco, moderato, finoa forte su trapanese ed agrigentino.
Qualche pioggia domenica 14 marzo sarà possibile su Alpi centro-occidentali, Piemonte, Lombardia, Liguria (specie a ponente), con deboli nevicate oltre i 1500-1700 metri di quota; sulle rimanenti regioni cielo nuvoloso o molto nuvoloso, con qualche precipitazione su Emilia, Veneto occidentale e Trentino-Alto Adige. Temperatura in aumento in montagna. Vento moderato da est/sudest sulla Riviera di Ponente, più debole altrove.
Sole velato da nubi alte sulle regioni centrali. Nubi più dense a ridosso delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco-Emiliano (settore occidentale), con piogge e neve solo sulle vette più alte, intorno ai 1900-2000 metri. Temperaura in lieve aumento, con punte sui 20°/21° sul sud sardo. Vento forte di Scirocco sulla Sardegna meridionale, da debole a moderato altrove.
Cielo velato su larga parte del sud, con basso rischio di pioggia. Temperatura stazionaria o in ulteriore aumento, con punte sui 22° sulla Sicilia. Vento forte di scirocco su trapanese e agrigentino, moderato altrove.
Lunedì cielo nuvoloso al nord e sull’Appennino settentrionale, ma con basso rischio di pioggia; altrove prevalenza di cielo sereno o velato. Aria mite su gran parte dell’Italia. Ventilazione in attenuazione.
DOVE ANDIAMO
Pesaro, capoluogo di provincia marchigiano, è cresciuta intorno alla città cinquecentesca, allora avvolta in una cinta pentagonale che si appoggiava alla rocca Costanza, sulla destra della foce del Foglia. L’ordinata espansione fino alla vicina spiaggia adriatica, la Marina, ha il gusto d’inizio ‘900. La manifattura della maiolica, che fiorì nel sec.XVI, trovò vantaggio nella natura del terreno, ricco di depositi di argilla fine e di minerali. Cittadino illustre di Pesaro, Gioacchino Rossini vi nacque nel 1792.
Il periodo della signoria dei Della Rovere (dal 1512 al 1631, salvo una breve parentesi medicea dal 1516 al 1519) è stato quello di maggior splendore artistico e culturale per Pesaro. Tornata poi alla Chiesa, la città rimase sotto il papato fino al 1860. Nell’ultimo periodo del governo pontificio fu deviato l’ultimo tratto del Foglia e trasformato l’alveo dimesso nell’attuale porto-canale. Come accennato l’espansione verso la marina iniziò nei primi anni del XX secolo.
La cucina pesarese risente di influenze romagnole. Tra i piatti tipici il brodetto, i vincisgrassi, i cappelletti alla pesarese, i passatelli (vermicelli serviti in brodo di carne o pesce), i ravioli ai filetti di sogliola, il lombo di maiale al latte, le olivette alla pesarese (fettine di vitello coperte con prosciutto, arrotolate, legate e soffritte), la pasticciata pesarese, le triglie al prosciutto. La provincia produce il Bianchetto del Metauro e il rosso Sangiovese dei Colli Pesaresi.
Piazza del Popolo, centro della città, è adornata da una seicentesca fontana con cavalli marini e tritoni. Vi sorgono il Palazzo Ducale, il Municipio e il Palazzo della Posta, sul cui fianco destro è la facciata in cotto del portale gotico della ex chiesa di San Domenico.
Il Palazzo Ducale venne eretto nel sec.XV, poi restaurato e ampliato nel XVI secolo. Ha semplici forme rinascimentali con portico terreno ad arcate, cinque grandi finestre decorate e coronamento a merli.
La Chiesa di Sant’Agostino ha un ricco portale gotico-veneziano del 1413. Bellissimi stalli lignei intagliati e intarsiati del ‘400-‘500 nel presbiterio.
I Musei Civici comprendono la Pinacoteca e il Museo delle Ceramiche. Nella prima opere di artisti veneziani, toscani e soprattutto bolognesi, inoltre l’Incoronazione di Maria, capolavoro di Giovanni Bellini. Il Museo delle Ceramiche presenta esemplari delle più celebri fabbriche del rinascimento e dell’età barocca (Urbino, Faenza, Deruta, Gubbio).
La casa natale di Gioacchino Rossini ospita un piccolo museo rossiniano con arredamento dell’epoca e ricordi del maestro. Nei pressi la Cattedrale che della costruzione duecentesca conserva la semplice facciata.
La Rocca Costanza è un ben conservato esempio di architettura militare quattrocentesca. Venne eretta dal Laurana nel 1474-87 per ordine di Costanzo Sforza. E’a pianta quadrata, con poderosi torrioni cilindrici angolari.
Il Santuario della Madonna delle Grazie, già chiesa di San Francesco, ha portale gotico ornato di rilievi e sculture. All’abside un tempietto marmoreo custodisce la miracolosa immagine della Madonna delle Grazie, patrona della città, di Pompeo Moranti da Fano (1545).
Centro vitale di Fano, a sud del capoluogo, è l’importante porto peschereccio, intorno al quale gravitano i lidi, d’estate affollati di bagnanti. I monumenti più significativi sono l’Arco di Augusto (I sec.), le Logge di San Michele (XV sec.) e la Cattedrale (XII sec.).
A Pesaro il fine settimana vedrà un tempo più che discreto, con le correnti tiepide da sudest protagoniste, capaci di apportare estese velature ma non precipitazioni. Le temperature minime e massime che prevediamo sono 7°/15°C sabato e 10°/16°C domenica.