Dopo mesi di risvegli al sole, ieri molti centri del centro sud della regione hanno aperto gli occhi con l’incubo alluvione. Precipitazioni violente, tuoni e raffiche di scirocco a 80km/h hanno imperversato dalle 2 di ieri per attenuarsi intorno alle 6 e proseguire isolatamente e meno intensamente per tutta la mattinata.
La situazione più grave si è avuta ieri mattina nel territorio di Villaputzu, nel sud est Sardegna, dove, intorno alle 9, una tromba d’aria ha preso vita dal mare limitrofe e ha interessato la costa per una decina di minuti. La zona fortunatamente è poco abitata e a riportare danni è solo il distaccamento militare di Quirra dove si segnalano parecchi alberi sradicati, hangar e prefabbricati scoperchiati e auto e blindato rovesciati. Rimangono ferito sette militari. Si stima che il vento abbia raggiunto raffiche di 160km/h. I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente in loco per riportare il tutto alla normalità.
A Muravera, sempre nella stessa zona dell’isola, a far paura agli abitanti è il livello del Flumendosa che in poche ore è salito a livelli davvero impressionanti. Il ciò fa propendere a precipitazioni superiori ai 100mm e più nelle zone sopravvento allo scirocco.
Non è andato meglio a Cagliari e nell’Hinterland. Tra le zone più colpite Monserrato, Sestu ed Elmas. A Monserrato 72 famiglie nei palazzi di via Teodosio hanno rischiato di abbandonare le proprie abitazioni per via delle infiltrazioni d’acqua e dei danni arrecati alle pareti e alle terrazze dalla furia e dall’intensità delle piogge. Disagi anche a Dolianova e Serrenti, dove una fortissima raffica di vento ha sradicato il tetto della palestra comunale. Allagamenti a Furti. Ad Iglesias, in via Lanusei, una parte delle mura Pisane è franata trascinando e distruggendo un auto parcheggiata nelle vicinanze.