Continuano le forti gelate in Europa carpatico-danubiana. Nella parte più orientale, il freddo è da avvezione, quindi intenso anche in quota, mentre nella Mitteleuropa e nei settori occidentali della Penisola Balcanica si tratta di freddo da inversione, con gelo accompagnato da nebbie e foschie in valle e al piano, sole e clima mite in montagna. Lunedì 14 novembre, in Baviera, estremi -4,9°/6,2°C a Regensburg (con nebbia diradatasi nelle ore più calde), -1,9°/0,9°C con nebbia persistente a Monaco aeroporto, 4,9°/10,9°C al Wendelstein (m 1835) con ur media intorno al 15%, 1,1°/5,0°C ai 2962 metri della Zugspitze, tetto del paese. In Austria, -2,0°/3,7°C gli estremi a Vienna/Hohe Warte (con nebbia), -3,4°/1,4°C a Salisburgo, 4,3°/9,7°C con sole a aria secca ai 1618 metri di Feuerkogel, 3,3°/7,7°C ai 2247 m di Patscherkofel. A Saint Michael im Lungau il termometro è sceso fino a -9,0°C. Nel sud del paese, estremi -2,1°/1,7°C a Villach (m 495), immersa a lungo nella nebbia, -0,1°/5,6°C ai 2140 metri di Villacheralpe. Freddo e nebbia anche a Lubiana, con estremi -3,9°/4,0°C alla stazione Brnik, come in gran parte della Slovenia non costiera. In Croazia, più freddo ai 106 m di Zagabria/Pleso (estremi -4,0°/4,1°C) che ai 1600 m dello Zavizan (estremi -2,4°/6,2°C). La stazione croata più fredda è stata Slavonski Brod, scesa a -7,5°C.
In Romania il freddo è stato intenso anche in montagna, con estremi -10,5°/-5,5°C ai 2504 metri dell’Omu. Alle basse quote, spiccano i -10,1°C di minima a Miercurea Ciuc, ma segnaliamo anche: Sibiu -9,1°C, Deva -7,5°C, Cluj-Napoca -7,3°C. Gelo intenso in quota anche in Bulgaria (-14,4°C ai 2925 m del Mussala, -11,6°C ai 2384 m del Botev), con gelate anche a bassa quota (Vidin -6,7°C, Sofia -4,8°C). Gelo diffuso e localmente molto intenso anche in Serbia (Vrsac -8,5°C, Sjenica -8,1°C, Veliko Gradiste -7,5°C), Ungheria (Szecseny -10,1°C, Paks -8,0°C, Zahony -7,7°C, -4,5°C anche a Budapest) e Slovacchia (Dudince -8,5°C, Poprad/Tatry -7,7°C, Lucenec -7,6°C, solo -2,9°C ai 1355 m di Strbske Pleso e -6,6°C ai 2633 m di Lomnicky Stit).
Nel settore orientale dell’Anatolia il gelo si è ulteriormente intensificato lunedì 14 novembre, con Erzurum (m 1756) precipitata a -22,3°C e Kars (m 1775) arrivata a -18,5°C (-2,6° e -4,5°C le medie delle minime di novembre). -9,3°C a Erzincan (m 1156), 9,8°C meno della media delle minime di novembre. La più meridionale e molto più bassa Diyarbakir (m 686) è scesa a -1,6°C, contro i 4,5°C della media delle minime di novembre.
Ojmjakon, il villaggio siberiano “polo del freddo” dell’emisfero nord, ha superato lunedì 14 novembre il muro dei -45°C, con il termometro che si è fermato a -45,1°C. Damigelle d’onore del “podio del gelo” siberiano, le stazioni di Susuman e Ust-Moma, con minime -44,0° e -40,5°C.
Si intensifica anche il gelo in Mongolia, con i primi -30°C stagionali. Lunedì, Binder -32,3°C, Underkhaan -30,8°C, Rinchinlhumbe -30,1°C. -29,0°C ad Hatgal, -19,7°C nella capitale Ulaan-Baatar. -26,2°, -20,7° e -16,2°C le medie delle minime di novembre di Rinchinlhumbe, Hatgal e Ulaan-Baatar.
Anche in Alaska l’Inverno con la I maiuscola è ormai arrivato. Lunedì 14 novembre, le minime più basse sono state: Bettles -37,8°C, Fort Yukon -33,0°C, Fairbanks -30,6°C. -22,7° e -20,9°C le medie delle minime di novembre di Bettles e Fairbanks.
Forti temporali in Paraguay fra la sera di domenica 13 e lunedì 14 ottobre. Tra le 0 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 76 mm di pioggia ad Asuncion e Concepcion, 75 a Pedro Juan Caballero, 64 a San Estanislao.
Piogge abbondanti, ancora una volta, nelle Filippine. Tra le 12 GMT di lunedì 14 e la stessa ora di martedì 15 ottobre, 145 mm a Virac, 117 a Baler Radar, 110 a Catarman, 107 a Casiguran, 97 a Infanta e Catanduanes, 92 a Daet.
Precipitazioni abbondanti a Cipro lunedì 14 novembre. Tra le 0 GMT di lunedì 14 e la stessa ora di martedì 15, 93 mm a Larnaca (qui la precipitazione è stata a lungo accompagnata da attività temporalesca), 52 a Iskele, 41 a Tymbu/Nicosia.
Un forte temporale ha interessato nel pomeriggio di lunedì 14 novembre Rotorua, località dell’Isola del Nord della Nuova Zelanda, nota per l’omonimo lago. La tempesta è scoppiata verso le 16.30, ora locale, con pioggia torrenziale e grandine. Le strade si sono rapidamente allagate in alcune zone della cittadina, mentre in altre la grandinata le ha imbiancate. In alcuni quartieri è mancata la corrente elettrica.