La giornata odierna presenta caratteristiche di transizione. Infatti su gran parte dell’Italia domina ancora il sole, a parte l’instabilità termoconvettiva che apporta temporali sparsi in atto sulla catena Appenninica, dalla Liguria alla Calabria, segno della presenza d’aria instabile già da alcuni giorni. Una cella temporalesca si segnala anche in Puglia, sul Brindisino.
L’immagine Satellitare mostra in grande stile la vastità della perturbazione in avvicinamento all’Italia, che è estesa dalla Francia all’entroterra Algerino. Tutto è collegato alla Depressione d’Islanda che, non potendo muoversi verso est per il blocco dell’Anticiclone posizionato sull’Europa centro-orientale, ha teso lentamente ad approfondire un’onda di Rossby in direzione della Penisola Iberica e del Mediterraneo occidentale.
Si è operata così una cesura netta fra l’Anticiclone delle Azzorre e quello euro-continentale, e dunque assistiamo ora alla lenta evoluzione verso est della saccatura Atlantica, frenata in ogni caso dalle resistenze altopressorie che inglobano il Mediterraneo centro-orientale
Al momento le prime nubi, avanguardia della depressione, si sono fatte vive sulle Alpi occidentali, e sulle isole maggiori. L’approfondimento della saccatura verso l’Africa nord-occidentale, infatti, risucchia un flusso d’aria molto umida e mite di origine nord-africana, che alimenterà i contrasti e fornirà ulteriore energia all’intensa perturbazione.
L’attenzione di tutti è dunque puntata al peggioramento, che comincerà a mostrare i suoi effetti a partire dalla tarda serata e dalla notte. Ebbene, tra questa notte e la prima parte della giornata di domani vivremo la prima fase critica, che cercheremo di analizzare tramite quelle che sono le ultime informazioni dei modelli matematici ad alta risoluzione.
Le prime regioni ad essere raggiunte dai primi effetti, in termini di fenomeni, saranno la Val d’Aosta, il Piemonte, la Liguria, il nord-ovest della Lombardia e la Sardegna. I fenomeni più intensi sono attesi nel cuore della notte sul sud Sardegna, ove giungerà un’area di forte instabilità, con temporali marittimi che dalle coste nord-africane e dal canale di Sardegna giungeranno con violenza sull’isola.
Il modello MM5 pone la possibilità di quantitativi di pioggia anche superiori ai 20 mm/3 h, il che naturalmente comprende la possibilità di fenomeni ben più considerevoli a scala locale, sulle zone maggiormente esposte, e ove i temporali troveranno maggior sfogo.
Per quanto riguarda le zone di nord-ovest, già questa notte inizierà la fase di precipitazioni orografiche, e i maggiori accumuli sono attesi sul Verbano e sul Varesotto, anche diffusamente superiori ai 10 mm in 3 ore.
Nel corso della mattinata di domani l’area di forte maltempo dalla Sardegna, ove si accanirà ancora sul versante orientale, raggiungerà le coste della media-bassa Toscana e del Lazio, con rischio anche qui di nubifragi a scala locale, e forti raffiche di vento. In questa fase sarà colpita da ingenti precipitazioni anche l’est della Corsica. Sempre al mattino, anche la Sicilia sarà raggiunta da temporali.
Sul Piemonte, la Lombardia, la Val d’Aosta e la Liguria proseguiranno le precipitazioni, più persistenti ed intense sulle aree esposte alle correnti sciroccali, e temporali anche intensi potranno raggiungere il Ponente Ligure. In queste zone tuttavia il peggioramento si manifesterà con maggior entità nella seconda parte della giornata, con accumuli localmente davvero ingenti.