Due enormi cicloni depressionari mettono in ginocchio il versante orientale europeo. Vali, con i suo minimo a 999 hPa che sovrasta le Repubbliche Baltiche, dispensa aria gelida artica verso Wimar, 995 hPa appostato sopra i Balcani.
La stretta vicinanza isobarica che circonda quest’ultimo testimonia una vivace circolazione atmosferica indirizzata verso la nostra Penisola capace di aggirare l’Arco Alpino e trovare valichi idonei per attraversarlo. Intanto la coda del suo fronte freddo si appropinqua verso le Regioni centrali italiane.
Al centro del Continente si distende un robusto ramo occlusivo che giunge sino ai confini francesi orientali. Lì viene murato dalla muraglia orientale della struttura anticiclonica Vanessa che, col suo picco a 1033 hPa sovrastante il Galles, protegge meteorologicamente l’intero versante occidentale europeo.
L’Europa viene distintamente divisa dal Meteosat in tre grossi settori.
Il primo è quello occidentale, privo di nubi significative, ben coperto dalla distensione dell’anticiclone atlantico appostato al largo della Normandia. La sua estensione settentrionale giunge sino alla Scozia, dove incalza l’avanzata gelida islandese.
Il secondo è quello centrale, dominato da cumuli bassi e ricchi di pioggia. Le precipitazioni piovose abbracciano copiosamente l’intera Germania, i Paesi austroungarici e l’Arco Alpino.
Il terzo è quello orientale, completamente coperto da nubi gelide molto brillanti, affronta una giornata tipicamente invernale con basse temperature e piogge e nevicate diffuse che si protraggono dal Baltico sino all’intero settore balcanico, sino ad esaurirsi sopra il Monte Olimpo, area di confine con l’esigua forma altopressionaria in fuga dal Mediterraneo.