• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
lunedì, 19 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

Il fabbisogno energetico mondiale

di Francesco Aliprandi
28 Mag 2008 - 17:12
in Senza categoria
A A
il-fabbisogno-energetico-mondiale
Share on FacebookShare on Twitter

Nel grafico i consumi mondiali delle principali fonti energetiche.
Serve per cucinare, scaldare le abitazioni, rendere confortevoli gli ambienti nei quali viviamo; grazie ad essa possiamo spostarci a grande velocità e scambiare merci con paesi lontani; ci permette di scacciare l’oscurità, ascoltare musica e guardare la televisione. Si tratta dell’energia, un bene così pervasivo e abbondante nella nostra civiltà che raramente ci soffermiamo a riflettere sulla sua importanza. Eppure sarebbe meglio se lo facessimo poiché questa grande abbuffata sta creando probabilmente danni all’ambiente e al clima, sia in modo diretto sia indiretto. Per citare solo due esempi, l’aumento delle emissioni di anidride carbonica e gas inquinanti – derivanti dall’uso di combustibili fossili – in atmosfera; e lo sfruttamento di coltivazioni per la produzione di biocarburanti, che porterebbe complessivamente ad un aumento dei gas ad effetto serra contrariamente a quanto previsto e voluto nelle intenzioni originali.
Ci sono chiari segnali che il nostro rapporto con l’energia andrà cambiato nel corso dei prossimi anni; ma prima di avventurarci nell’analisi di scenari futuri è opportuno indagare su quanta ne usiamo oggi.

Se la tendenza degli ultimi anni non verrà alterata troppo dalle turbolenze finanziarie in corso, il mondo nel suo complesso consumerà nel 2008 circa 500 miliardi di miliardi di Joule, che equivalgono a poco meno di centoquaranta milioni di GWh. Tanto per dare un’idea dell’immensità di questa cifra si può dire che per produrre tanta energia sarebbero necessarie oltre 18000 centrali nucleari(1): al momento ne esistono meno di 450.
La maggior parte di questa energia è derivata da fonti di tipo non rinnovabile – almeno su scala umana – e in particolare da combustibili fossili: come si può osservare dalla tabella seguente, contribuiscono con oltre l’86% del totale; l’unica fonte rinnovabile di un certo peso è l’idroelettrico.

Fonte Milioni di GWh percent.
Petrolio 49.4 (36.6%)
Gas 31.4 (23.3%)
Carbone 35.8 (26.5%)
Idroelettrico 8.5 (6.3%)
Nucleare 8 (5.9%)
Solare, Eolico 1.2 (0.9%)
Biomasse 0.7 (0.5%)
Totale 135 (100%)

E’ d’obbligo una piccola precisazione tecnica: nel calcolo delle quantità che permettono di dedurre il cosiddetto fabbisogno primario si prende un valore energetico di riferimento per ogni combustibile, tuttavia le fonti che producono energia elettrica non sono valutate sempre allo stesso modo.
In linea di principio è possibile seguire due strade, sommare il loro contributo in modo diretto al totale oppure calcolare l’equivalente che andrebbe consumato producendo quella quantità da un’altra fonte, una volta che si sia tenuto conto di un rendimento inferiore all’unità. Ad esempio, se volessimo produrre l’elettricità da una centrale termoelettrica a carbone – rendimento tipico inferiore al 40% – si avrebbe uno spreco di oltre il 60% dell’energia del combustibile bruciato, e quindi avremmo necessità di una quantità di carbone due volte e mezza superiore a quanto deducibile puramente dal suo contenuto energetico.

Il petrolio rappresenta non solo la voce più importante nel fabbisogno primario, ma è anche e soprattutto la materia prima essenziale per il trasporto di merci e persone: il 97% degli spostamenti su mezzi a motore avviene grazie a distillati del petrolio e si stima che il settore dei trasporti pesi sul fabbisogno primario dal 25 al 45% a seconda del continente. Il carbone è utilizzato principalmente per la produzione di energia elettrica; in questo settore il gas naturale ha assunto negli ultimi 20 anni sempre maggiore importanza grazie alle minori emissioni e ai rendimenti superiori delle centrali di recente costruzione, senza contare il fatto che è più facile e meno dispendioso da trasportare – tramite gasdotti o navi metaniere – rispetto ad un combustibile solido. Recentemente però il carbone sta vivendo una nuova giovinezza per via della sua economicità, relativa abbondanza e allo sviluppo di tecnologie per l’abbattimento degli inquinanti.

Il consumo pro capite è molto vario e risulta ovviamente più elevato nell’America del Nord, in Europa e in alcuni paesi produttori di petrolio; un abitante del Qatar, lo stato più “sprecone”, ha a disposizione 130 volte l’energia di una persona che vive in Bangladesh, mentre gli abitanti degli Stati Uniti consumano da soli il 25% dell’energia mondiale, nonostante la loro popolazione non arrivi al 5% del totale.
L’andamento dei consumi negli ultimi 25 anni mostra una crescita abbastanza regolare, con un leggero aumento della pendenza della curva proprio nell’ultimo periodo. Le previsioni delle agenzie internazionali vedono per il 2030 un aumento della richiesta di energia di oltre il 50% in uno scenario BAU (business as usual), ma non si pongono il problema di verificare l’effettiva realizzabilità di tali scenari. L’analisi della disponibilità di combustibili fossili a livello mondiale fa supporre che già nei prossimi anni sarà molto difficile rispettare le proiezioni.

Non mancano però le buone notizie: l’energia fornita annualmente dal Sole è circa 10000 volte superiore a quella che usiamo oggi, e quindi sarebbe sufficiente riuscire a sfruttarne lo 0.01% per soddisfare le nostre necessità. Rimane da stabilire se riusciremo a compiere la transizione verso le fonti alternative prima che quelle tradizionali si esauriscano.

(1) Considerando centrali da 1 GW di potenza in funzione per 7800 ore all’anno.

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
regime-ciclonico-oceanico-sempre-in-auge,-estate-a-singhiozzo

Regime ciclonico oceanico sempre in auge, estate a singhiozzo

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
encelado,-la-vita-appare-sempre-piu-possibile-sulla-luna-di-saturno

Encelado, la vita appare sempre più possibile sulla Luna di Saturno

28 Febbraio 2018
nucleo-freddo-da-nord-attraversa-le-marche

Nucleo freddo da nord attraversa le Marche

21 Dicembre 2004
meteo-roma:-sole-martedi-e-mercoledi,-poi-peggiora-con-piogge-giovedi.-calo-termico

Meteo ROMA: SOLE martedì e mercoledì, poi PEGGIORA con PIOGGE giovedì. Calo termico

17 Settembre 2019
i-primi-segnali-del-cambiamento-del-tempo

I primi segnali del cambiamento del tempo

28 Aprile 2004
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.