824.000 kmq, estesa fra il 17° e il 29°S, la Namibia ha una varietà notevolissima di ambienti climatici e di conseguenza naturali. L’immagine del paese è associata soprattutto alle vaste aree desertiche del Namib, con le altissime dune arancioni del Sossusvlei, e del Kalahari, nel sudest del paese, deserto condiviso con Botswana e Sudafrica, ma come vedremo esistono anche zone dove prospera la vegetazione tipica della savana, favorita da una significativa stagione piovosa.
La fascia costiera è appunto quella occupata dal deserto del Namib, ed è caratterizzata da una bassissima piovosità per la presenza di un anticiclone semipermanente nell’Oceano Atlantico che si sposta di pochissimo verso sud nell’estate australe, contrariamente a quanto fa il suo corrispettivo sull’Oceano Indiano. Ma l’elemento determinante per il clima della fascia costiera e subcostiera della Namibia è la fredda corrente del Benguela (temperatura dell’acqua di mare di fronte a Swakopmund 12°/13°C), diramazione della Corrente Antartica che risale le coste occidentali dell’Africa fino ai 15°S, mantenendo sorprendentemente basse le temperature costiere anche nel periodo estivo (sulla costa si ha una evidente inversione termica, con uno strato freddo dove rimane intrappolata l’umidità, sormontato da aria calda e secca; basta addentrarsi di pochi chilometri nell’interno per trovare caldo intenso, almeno nelle ore diurne) ma anche fornendo un ridotto contributo di energia e vapore, tanto che la regione è praticamente immune dai temporali, anche nei mesi più caldi.
Altro aspetto caratterizzante del clima della costa atlantica sono le nebbie d’avvezione che dal mare invadono la terraferma, importanti per garantire, anche fino a 30-40 chilometri nell’interno, l’umidità che permette un limitato sviluppo vegetale in zone dove le piogge dove rarissime.
A est della fascia costiera si ha il tratto namibiano della scarpata continentale che introduce all’ambiente degli altipiani. Buona parte del paese si trova infatti ad altitudine superiore ai 1200 metri (mediamente sui 1200-1500), con le sole eccezioni della fascia costiera, del sud (sotto i 26°S) e della parte orientale del dito di Caprivi. Quest’ultimo è quella caratteristica propaggine che si allunga verso est, stretto fra lo Zambia a nord e il Botswana a sud.
In inverno tutto il paese, non solo il Namib, non vede praticamente cadere pioggia, essendo interamente sotto l’influenza delle alte pressioni subtropicali, con gli alisei di SE che spirano costanti. Le temperature sono piacevolmente fresche, anzi fredde nei valori notturni che nelle parti più elevate degli altopiani e nel sud spesso si avvicinano allo 0°C, scendendo talvolta anche sotto.
In primavera (settembre-ottobre) le temperature nell’interno aumentano, il calore facilita i moti convettivi e cominciano, nel nord (soprattutto nel nordest e nel dito di Caprivi) ad aver luogo eventi temporaleschi per ora sporadici e brevi. Con l’avanzare della stagione si ha la formazione tra il Canale del Mozambico e il dito di Caprivi di un fronte semistazionario (CAB, Congo Air Boundary), a separare le masse d’aria degli alisei di SE e dei venti umidi da N/NW della Congo Air, che altro non è che quella corrente d’aria originata dalla deviazione degli alisei di SE “risucchiati” nell’interno del continente dalla depressione congolese.
Ne consegue una stagione piovosa da fine ottobre a inizio marzo, con le precipitazioni più frequenti e abbondanti proprio nel dito, che vanno calando man mano che si procede verso sud e verso ovest. Naturalmente la posizione del fronte varia di anno in anno e di conseguenza le piogge estive possono talvolta rimanere modeste in tutto il paese, o viceversa essere più significative anche nella parte centrale e non solo nel nordest.
Nell’autunno australe, dopo gli ultimi acquazzoni di inizio aprile, l’espansione verso nord dell’anticiclone dell’Oceano Indiano sospinge verso nord anche la fascia perturbata e anche nel nordest namibiano l’atmosfera si essicca, mentre le temperature iniziano a calare, in particolare nei valori notturni, complice la maggior serenità del cielo.
Le fasce climatiche sono quindi 3:
1. la costa e il sud del paese (a sud del 24°S nella parte ovest e del 26° nella parte est) hanno clima subtropicale desertico (che diventa tropicale desertico a nord di Capo Fria, verso il confine angolano), con precipitazioni inferiori a 250 mm/anno (meno di 100 sul mare)
2. la fascia degli altopiani centrali, con clima tropicale secco e precipitazioni tra 250 e 450 mm/anno (bioma della savana spinosa)
3. il dito di Caprivi e il nordest del paese, al di la della diagonale che passa da Etosha Pan e Grootfontein, con clima tropicale con breve stagione umida estiva (3-4 mesi) e precipitazioni comprese tra 450 e 650 mm/anno (bioma della savana), con questa seconda soglia raggiunta nell’estremità est del dito di Caprivi e sui rilievi presso Grootfontein
La zona dell’altopiano intorno alla capitale Windhoek rientrerebbe nella zona a clima tropicale secco, ma l’orografia (in questa regione il rilievo è più alto) rende le precipitazioni più frequenti e abbondanti, creando un’enclave di clima tropicale più umido, quello della fascia 3..
L’andamento termico è molto influenzato dal mare. L’isoterma di luglio (al livello del mare) è sui 15°C sulla costa nord (che scendono gradualmente a 13°C sulla costa sotto i 26°S), ma nell’interno la temperatura aumenta e nel nordest si sta oltre i 20°C anche nel mese più freddo. Ovunque in inverno la serenità del cielo, la bassa umidità e la natura del terreno facilitano notevolissime escursioni termiche giornaliere, spesso dell’ordine dei 20°-22°C.
La parte interna del paese a nord del Tropico del Capricorno raggiunge i massimi termici in primavera, prima dell’inizio delle piogge, mentre sulla costa e nel sud i massimi si raggiungono in estate. In gennaio l’isoterma al livello del mare va da 22° a 18°C sulla costa, procedendo da nord a sud, ma le temperature aumentano rapidamente nell’interno, con la 25°C che percorre il paese da nord a sud correndo a un 40-50 km dalla costa e la 30° che corre da nord a sud all’incirca lungo il 19°E. In estate le escursioni giornaliere sono inferiori che in inverno, per la presenza frequente della nebbia nella fascia costiera e per la maggiore umidità e nuvolosità nell’interno, in particolare nel nordest.
Nella seconda parte (https://www.meteogiornale.it/notizia/15400-1-il-clima-della-namibia-seconda-parte) esamineremo nel dettaglio il clima di alcune località del paese.