• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
martedì, 20 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

Il clima della Bosnia-Erzegovina

di Giovanni Staiano
06 Giu 2010 - 10:58
in Senza categoria
A A
il-clima-della-bosnia-erzegovina
Share on FacebookShare on Twitter

Il ricostruito Stari Most di Mostar e la chiesa di Sveto Preobrazenje a Sarajevo. Fonte immagini https://it.wikipedia.org, su licenza GNU Free Documentation License
il clima della bosnia erzegovina prima parte 18099 1 2 - Il clima della Bosnia-Erzegovina
Ci accingiamo a descrivere il clima del resto della Bosnia-Erzegovina, una delle repubbliche sorte dalla dissoluzione della ex Jugoslavia. Come per le altre repubbliche dell’area, le differenze climatiche sono sensibili non tanto tra repubblica e repubblica, quanto tra zone marittime, cioè la costa adriatica e le aree limitrofe, e le pianure interne, separate tra loro da una fascia di rilievi che si fa sempre più larga e articolata procedendo verso sud.

Quello che esaminiamo è un territorio di 51000 kmq, contraddistinto da un brevissimo tratto di costa con una retrostante fascia semipianeggiante (la bassa valle della Neretva), alle cui spalle si erge una fascia di rilievi, che si presentano più articolati, spingendosi anche maggiormente nell’interno nella parte meridionale, separando così nettamente il clima della fascia costiera da quello delle piane più interne, solcate dagli affluenti (il Bosna, che dà nome al paese, è il principale) della Sava e della Drina, che per lunghi tratti segnano il confine con Croazia e Serbia.

Naturalmente ci troviamo nella zona temperata, tra i 42,5° e i 45,5°N, ma quanto già accennato ci fa intuire che non è la latitudine a definire le diverse zone climatiche in cui suddividere la Bosnia-Erzegovina, in particolare nella stagione invernale. Si riconoscono infatti, non considerando il limitatissimo tratto costiero, tre zone climatiche:
1. la fascia semipianeggiante della bassa valle della Neretva e dei suoi affluenti, con clima generalmente mediterraneo (ma con valori massimi estivi elevati appena ci si allontana dal mare)
2. la maggior parte del territorio con clima temperato fresco della foresta di tipo suboceanico, tendente a subcontinentale nelle valli e nelle pianure più interne
3. le numerose aree montuose oltre i 2000 metri con clima d’alta montagna

In gennaio le isoterme (temperature tutte in °C) sono intorno a 6° sulla costa e sui colli retrostanti, scendono rapidamente a valori compresi tra 0° e 5° nella fascia subcostiera, per scendere sottozero, localmente anche di diversi gradi, in tutto l’interno e in montagna. Accade infatti, oltre all’ovvia influenza mitigatrice del mare, che tutta la fascia di rilievi che si trova alle spalle della costa da un lato ostacoli la penetrazione nell’interno dei venti tiepidi da ovest/sudovest associati alle depressioni delle medie latitudini, che portano così piogge copiose, esaltate dall’effetto stau, sulla costa, per giungere poi nell’interno avendo perso molto del loro contenuto di umidità.

Mentre il versante marittimo dei rilievi sub-costieri riceve quindi piogge ancora notevoli (e neve in quota, con limite variabile a seconda della situazione termica del momento, ma comunque in genere fra i 500 e 1000 metri), sul versante opposto l’aria tiepida scorra sopra cuscinetti di aria fredda, causando in genere precipitazioni deboli, che possono essere leggere piogge o nevicate, ma non è raro il gelicidio. Le pianure della Sava e della Drina e un po’ tutte le valli aperte a nord o a est sono infatti spesso raggiunte da flussi di aria fredda convogliati da anticicloni sull’Europa settentrionale od orientale, flussi che giungono molto attenuati sulle coste protette dai rilievi. Rovescio della medaglia sono i venti forti che si hanno allo sbocco delle gole che possono portare, con le ritornanti fredde, la neve anche a bassa quota sul versante marittimo (molto raramente fino sulla costa) dove il rilievo è più basso e l’aria fredda può trovare più facilmente sbocco verso il mare.

Una volta che l’aria fredda, pesante, ha raggiunto queste regioni tende a ristagnare nei bassi strati e in questi casi non è affatto difficile vedere scendere le temperature ben sotto i -10°, soprattutto in presenza di suolo innevato, con inversioni termiche molto significative. Quando le correnti occidentali riprendono il sopravvento la presenza di questo strato di inversione provoca quindi le nevicate o il gelicidio, ma la neve può rapidamente girare in pioggia se il flusso mite è accompagnato da venti sostenuti, che facilitano il rimescolamento, o comunque si prolunga per molto tempo. Non sono rare nebbie o giornate grigie con nubi stratiformi che coprono il cielo quando a scorrere sui cuscinetti freddi è aria più mite, ma non associata a perturbazioni, quale può essere quella dovuta alla rimonta dell’anticiclone delle Azzorre anche su questi paesi.

Quando la posizione dei minimi depressionari è tale da richiamare aria fredda al suolo che confluisce con aria più mite e umida in quota si hanno le condizioni più favorevoli per nevicate anche importanti, comunque raramente davvero copiose nelle zone aperte, molto più abbondanti invece sui monti, dove l’orografia gioca il consueto ruolo essenziale.

Se quindi l’inverno nell’interno è molto freddo, data la bassa latitudine in primavera il sole fa presto sentire i suoi calori e si entra quindi in una stagione molto contrastata, con ancora freddo e neve anche in aprile quando ritornano le correnti fredde da nord/nordest, ma giornate già molto calde, con forti escursioni tra giorno e notte, quando splende il sole.

All’inizio dell’estate la Bosnia-Erzegovina viene spesso ad essere avvolta dall’abbraccio della fascia anticiclonica, ad opera dell’anticiclone delle Azzorre (e in questo caso si ha caldo accettabile) o di promontori di matrice africana (e in questo caso si superano tranquillamente i 35° di massima nelle pianure e nelle valli). Il nord può rimanere al limite dell’influenza anticiclonica e vi si alternano così periodi soleggiati e caldi ad altri più freschi, con ondate temporalesche. Piuttosto frequenti i temporali anche sui rilievi, mentre le colline che degradano verso la costa godono in genere della classica estate mediterranea con tempo quasi sempre sereno e caldo mitigato dalle brezze, presso il mare, nei valori diurni. Le medie di luglio sono ovunque tra i 19° e i 25°, con valori più bassi ovviamente in montagna.

In autunno quando cominciano a scendere sul Mediterraneo le depressioni delle medie latitudini l’aria fredda trova il mare molto caldo e sui versanti che guardano verso l’Adriatico le precipitazioni, spesso a carattere temporalesco in settembre ed ottobre, possono essere veramente persistenti e abondanti.

Le precipitazioni complessive superano i 1000 mm/anno (ma spesso anche i 1500 sui versanti più esposti ai venti umidi) su quasi tutta la fascia costiera e precostiera. Anche sui rilievi bosniaci si superano quasi ovunque i 1000 mm/anno (ovviamente l’orografia tormentata crea innumerevoli microclimi, a seconda dell’esposizione), mentre nelle pianure interne le precipitazioni sono comprese tra 700 e 1000 mm. La zona più asciutta, lontana dal mare e da rilievi che possano esaltare le precipitazioni, è quella nordorientale.

Mostar si trova nella bassa valle della Neretva, nell’interno ma a bassa quota (99 metri) e ancora influenzata dal mare. Temperature (medie minime e massime tra parentesi): gennaio 5,1° (1,9°/8,4°), aprile 13,7° (8,4°/19,0°), luglio 24,9° (18,6°/31,1°), ottobre 16,1° (11,2°/21,0°), anno 15,0° (10,1°/19,9°). Piogge abbondanti (1516 mm/anno), con regime mediterraneo, visto che abbiamo i massimi in novembre e dicembre (200 e 179 mm) per scendere poi gradualmente ai 102 di maggio e ai relativamente secchi luglio e agosto (43 e 74 mm) e ritornare quasi a 100 mm (esattamente 96) già in settembre.

Nella seconda parte parleremo di alcune località delle zone più interne e montane.

Il clima della Bosnia-Erzegovina seconda parte:
https://www.meteogiornale.it/notizia/18100-1-il-clima-della-bosnia-erzegovina-seconda-parte

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
ondata-di-caldo-africana-verso-isole-e-centro-sud.-nord-a-rischio-temporali,-specie-le-alpi

Ondata di caldo africana verso Isole e Centro Sud. Nord a rischio temporali, specie le Alpi

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
anticiclone-su-gran-parte-d’italia,-instabilita-su-sicilia-e-calabria

Anticiclone su gran parte d’Italia, instabilità su Sicilia e Calabria

12 Marzo 2007
ciclone-mediterraneo-scatena-maltempo-invernale:-arriva-aria-piu-fredda

Ciclone Mediterraneo scatena maltempo invernale: arriva aria più fredda

25 Novembre 2015
la-tempesta-johanna-verso-le-isole-britanniche

La tempesta Johanna verso le Isole Britanniche

9 Marzo 2008
le-10-capitali-piu-fredde-al-mondo

Le 10 capitali più fredde al mondo

26 Dicembre 2016
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.