Stretto tra Austria e Svizzera, quindi tutto alpino, all’altezza del 47° parallelo, il Liechtenstein, con i suoi 160 kmq, è uno degli stati più piccoli d’Europa. Il paese si divide in un settore occidentale pianeggiante, che fa parte del bassopiano renano (siamo a meno di 500 metri di altitudine) e in una parte orientale montuosa, fino a superare i 2500 metri, con i monti che si alzano improvvisi già nei quartieri orientali della capitale Vaduz, infatti sovrastata dal Castello, sede dei Principi regnanti.
Il clima è del tipo temperato fresco della foresta, con caratteristiche piuttosto continentali, nel bassopiano renano, mentre in montagna assume caratteristiche di clima di alta montagna, più freddo e ventoso (ma senza le inversioni termiche, frequenti in valle d’inverno), fortemente dipendente da altitudine ed esposizione.
Le precipitazioni sono comprese tra 900 e 1500 mm/anno, con apporti soprattutto estivi, quando non mancano belle e calde giornate di sole, ma numerosi sono i temporali, anche forti, sia orografici, sia frontali, quando aria fredda scende da ovest/nordovest a interrompere periodi di stabilità atmosferica, in cui non è raro nelle ore pomeridiane superare i 30° a fondovalle, specialmente se la matrice anticiclonica è di origine nordafricana.
Se nei mesi estivi si superano (dati riferiti a Vaduz, che riceve 969 mm/anno) i 100 mm (massimo di 135 in luglio) e settembre, con frequenti temporali ancora nella prima metà del mese, si avvicina a tale soglia, in tutto il periodo ottobre-aprile le precipitazioni sono intorno ai 50-60 mm/mese (minimo in febbraio, 48 mm), per salire a 91 in maggio. In tutto il periodo invernale è infatti frequente il transito di perturbazioni dalle medie latitudini, quindi i giorni con precipitazione sono parecchi, ma le basse temperature e la conseguente modesta convezione fanno si che gli accumuli di ogni singolo evento non siano abbondanti. La neve cade spesso in inverno, con circa metà delle precipitazioni nevose a Vaduz da dicembre a febbraio (qualche volta la Dama Bianca si vede anche in novembre e marzo), mentre oltre quota 2000 la neve è la norma da ottobre ad aprile e talvolta ancora in maggio. Le nevicate più abbondanti si hanno quando si instaurano le condizioni per lo stau su questo versante, ovvero con correnti da nordovest.
Il bassopiano renano è soggetto al fenomeno dell’inversione termica nel semestre freddo. Quando condizioni anticicloniche, con cieli sereni e calma di vento, si instaurano al seguito di una irruzione fredda, è così frequente avere minime sotto i -10°. La vallata è anche soggetta a repentini incrementi termici quando soffia il foehn, ovvero quando spirano venti sciroccali, quelli che portano la pioggia sul nostro versante alpino e prealpino, ma che si presentano secchi sul versante nordalpino, riscaldandosi fortemente nella discesa. Da una situazione di questo tipo è nato il recente record per dicembre di Vaduz, che il 3 dicembre 2003 ha superato i 20°C.
Il campo termico di Vaduz ci parla di questi valori medi: gennaio -1,1°, aprile 8,6°, luglio 17,4°, ottobre 9,1°, anno 8,6°. Naturalmente i valori diminuiscono in montagna, con differenza rispetto al fondovalle più sensibile in estate che in inverno, quando lungo il Reno i valori medi sono penalizzati dalla frequente inversione termica.
Ovviamente sono pochi coloro che dedicano un viaggio esclusivamente al piccolo Principato, famoso soprattutto come paradiso fiscale, che può invece essere una piacevole sosta durante un viaggio in Svizzera o Austria. Il paese ha unione doganale, monetaria e postale (ma emette francobolli propri) con la Svizzera, quindi è il franco svizzero la moneta corrente. Alto il livello (e i prezzi…) dei servizi alberghieri e dei ristoranti. Le cose più interessanti da vedere, tenendo conto che il Palazzo dei Principi, alto un centinaio di metri sopra Vaduz, non è visitabile, sono la neogotica Parrocchiale ottocentesca della capitale e soprattutto i Musei: Museo Storico Nazionale, Liechtensteinische Staatliche Kunstsammlung (Galleria Nazionale, con opere di Rubens, Rembrandt, Carpaccio), Museo della Posta (con vasta esposizione dei ricercati francobolli del Principato).
Siti Internet interessanti sono www.tourismus.li (in tedesco e inglese, sito ufficiale dell’Ente del Turismo) e www.liechtenstein.li (in tedesco e inglese, portale ufficiale del Principato).