Lo stato nato dalla federazione di vari emirati e sceiccati, nella parte orientale della penisola arabica, che prende il nome di Emirati Arabi Uniti, occupa una superficie di 84.000 kmq e si trova a cavallo del Tropico del Cancro, tra 22° e 26°N.
Paese tanto ricco di petrolio, quanto povero di acqua, si affaccia sulla parte meridionale del Golfo Persico e presidia la sponda occidentale dello stretto di Hormuz, passaggio chiave delle rotte petrolifere, da cui passano tutte le navi da e per il Kuwait, ma anche per Bassora e Abadan, fondamentali porti petroliferi di Iraq e Iran. Il territorio è in prevalenza pianeggiante, con modesti rilievi solo nella parte sudorientale del paese, verso i confini con l’Oman.
Il clima è del tipo tropicale desertico, con precipitazioni quasi ovunque inferiori ai 100 mm/anno, soglia che viene superata a est di Dubai. La regione meno arida è quella dei rilievi, dove le piogge localmente riescono appena a superare i 250 mm/anno, soglia convenzionalmente indicata come passaggio da clima desertico a secco.
Le poche piogge si concentrano in inverno e all’inizio della primavera, mentre da metà aprile a metà novembre l’eventualità di precipitazioni è davvero remotissima. In questo lungo periodo, e in particolare nell’estate, la pressione al suolo è bassa, ma per motivi termici, mentre in quota è presente una cupola di aria calda e secca che inibisce nuvolosità e precipitazioni. Gli Emirati sono infatti anch’essi coinvolti dalla vasta depressione stagionale asiatica, che se convoglia i venti umidi meridionali su India, Indocina, Cina, Giappone, sulla penisola arabica fa prevalere venti caldi e secchi da W/NW (schemal).
Se quindi in luglio (e negli altri mesi estivi) tutto il paese sperimenta accumuli pluviometrici pari (o prossimi) a zero, in gennaio la parte occidentale, costa esclusa, rimane sotto i 10 mm, ma questa soglia viene superata, seppure non di molto, su tutta la costa e sulla parte orientale. Le temperature medie al livello del mare sono intorno ai 18°C in gennaio (1°/2° in meno nell’entroterra) e ai 33°/34° in luglio (in questo periodo l’interno sperimenta 2°/3° in più, con caratteri quindi di forte continentalità).
Il caldo è torrido nell’entroterra, ma sulla costa si sperimentano spesso condizioni decisamente afose, con elevata umidità relativa e quindi condizioni di elevato disagio.
Abu Dhabi, nella parte occidentale della costa, riceve solo 47 mm/anno, appena 4 da maggio a novembre, mentre solo gennaio e febbraio superano i 10 mm (14 e 12). Temperature medie: gennaio 18,6°, aprile 26,1°, agosto 33,8°, ottobre 28,6°, anno 26,8°.
Dubai, sempre sulla costa ma più a est, riceve 94 mm/anno, di cui solo 3 da maggio a novembre. I 10 mm si superano da dicembre a marzo, con picco di 36 in febbraio. Temperature: gennaio 18,7°, aprile 26,1°, luglio e agosto 34,4°, ottobre 28,7°, anno 26,9°.
Profondamente trasformati dalla “rivoluzione petrolifera”, gli Emirati Arabi sono oggi un mix tra tecnologia avanzata e business da una parte e tradizione dall’altra, vedi la diffusione dell’antica arte della falconeria.
Sia Abu Dhabi che Dubai sono oggi città modernissime, con la contraddizione dei verdissimi campi da golf, irrigati con l’acqua ottenuta dai dissalatori, a pochi passi dalle dune del deserto. Entrambe, ma in particolare Dubai, vantano centri commerciali dove espongono le loro merci le più grandi multinazionali e le firme più esclusive della moda, mentre sulle strade circolano molte automobili di lusso. I proventi del petrolio, se non hanno portato una grande modernizzazione nei costumi (la parità fra i sessi, per dirne una, è piuttosto lontana), hanno invece portato un diffuso benessere, tanto che quasi tutti i lavori “umili” sono ormai svolti da immigrati.
Famosi in particolare a Dubai sia il modernissimo aeroporto, sia l’esclusivo Hotel a forma di vela che fa bella (???) mostra di se sul lungomare, riservato a una clientela esclusiva per le tariffe stratosferiche. E’ negli Emirati la sede di Al Jazeera, la più famosa ed “aggressiva” televisione araba, portata alla ribalta dalle sue esclusive sui conflitti in Afganistan e Iraq e per la diffusione dei video di Osama Bin Laden.
Notizie utili e informazioni su Internet su www.emiratiarabi.it, www.emirates.org, www.dubai.com e www.godubai.com.