Clima mite? Caldo anomalo? Piogge alluvionali? Siccità? Beh, prendete tutti questi vocaboli, fondeteli e avrete un unico termine: Autunno. Già, l’Autunno. Una stagione, al pari della primavera, che più e più volte abbiamo definito transitoria perché viatico verso l’attesissimo inverno. E più volte, nell’ultimo decennio, abbiamo assistito a un’estremizzazione climatica senza precedenti.
Di chi la colpa? Lungi da noi rispondere al quesito. Possiamo farci e darvi un’idea, ma la verità assoluta non ce l’ha nessuno. La nostra idea è che, innegabilmente, si stia attraversando un periodo climatico rientrante in quella ciclicità appartenente agli archivi storici meteorologici. Quest anno, come se non bastasse, ci si è messo pure un “El Nino” da record.
Ricordate cosa scrivemmo a settembre? Temevamo un Autunno alluvionale e così è stato. Ipotizzammo una dinamicità snervante e scambi meridiani pronunciati. Dipingemmo un quadro che poco avrebbe avuto a che fare coi “cari vecchi autunni” del passato. Già, il passato. Era l’epoca delle perturbazioni atlantiche, delle piogge benefiche e della neve in montagna. L’estate terminava coi temporali “post Ferragosto”, al suo posto il treno – interminabile – perturbato. Pioveva, poi usciva il sole, poi pioveva di nuovo, poi migliorava. Magari veniva l’Alta Pressione, ma s’intratteneva qualche giorno. Non di più.
Il freddo arrivava gradualmente e le prime nevicate comparivano a Novembre. O a Dicembre. Ma questo caldo, no, non arrivava. O magari si faceva sentire per poco tempo, non certo per settimane o addirittura mesi. Ed è questo che ci manca, la normalità di un tempo. Perché pare, così dicono, che la normalità attuale sia quella dell’ultimo decennio e se così fosse dovremo abituarci ad un’estremizzazione climatica sempre più violenta.