Facciamo un passo indientro, anzi più di uno. Ricordate le prime fasi autunnali? Si parlò ripetutamente di caldo anomalo, dello spettro della siccità, delle condizioni meteo climatiche che per l’ennesima volta ci mettevano davanti ai cambiamenti climatici conclamati.
All’epoca scrivemmo svariati articoli d’analisi, all’interno di questi approfondimenti si evidenziò più e più volte il rischio che anomalie positive così possenti avrebbero lasciato strada ad anomalie negative altrettanto vigorose. Era ottobre, sappiamo tutti cos’è successo a novembre. Un novembre eccezionalmente piovoso, in qualche circostanza anche più freddo del normale. Abbiamo avuto danni e disagi, in più regioni d’Italia.
Non ci siamo stupiti, per un semplice motivo: la natura è costantemente alla ricerca dell’equilibrio, anche dell’equilibrio termodinamico. Detto fatto.
Ora vi invitiamo a dare un’occhiata alla mappa allegata. Sapete di che si tratta? Sono le anomalie termiche attuali alla quota di circa 1500 metri. Anomalie termiche significa scostamenti delle temperature da una media di riferimento e nel caso specifico stiamo parlando del media trentennale 1979-2010. E’ un’immagine che si commenta da sola, perché tramite i colori siamo in grado di capire quali siano le anomalie presenti sull’Europa orientale.
Stiamo parlando di temperature di 12-14°C al di sopra della media, con picchi addirittura di 16-18°C nell’area del Mar Nero. Vi sembra normale? No, non lo è. Però ci sta, soprattutto se le dinamiche atmosferiche sono così complesse da indurre una variabilità meteo climatica costante e imponente.
A questo punto è lecito attendersi una risposta uguale e contraria, il ché significa possenti anomalie termiche negative. Quando? Il periodo propizio potrebbe essere quello a cavallo tra fine 2019 e inizio 2020.
I modelli fisico matematici lasciano intravedere qualcosa di importante, nello specifico l’arrivo di aria gelida siberiana in ampie zone d’Europa. Ecco perché crediamo che quelle proiezioni non siano campate in aria, al di là dei vari pattern atmosferici siamo sicuri di una cosa: la natura porrà rimedio a tali squilibri.