Burian è il vento freddo delle steppe sconfinate della pianura sarmatica, quello che porta bufere di neve dai fiocchi finissimi, talmente gelati che chi abita da quelle parti non può neppure farci palle da neve, e quantomeno pupazzi.
I fiocchi di neve sono talmente fini e gelati che vengono sollevati di continuo dalle folate del vento (caccianeve), così la neve che cade dalle nubi, si somma a quella che viene sollevata dal suolo, e la visibilità scende repentinamente.
Fa freddissimo su tutta la Russia europea, oggi anche le meno rigide coste ucraine del Mar Nero sono piombate a -20°C. Gela il Mar d’Azov.
Nell’osservare qualsiasi cartina che rappresenta le temperature registrate questa mattina in Europa, è scioccante vedere che quasi tutto l’est del Continente va sotto i -20°C.
La peculiarità dell’aria fredda continentale è quella di contenere poca umidità, si raffredda rapida per nelle regioni settentrionali ed i venti continui dal nord, alimentano anche i meno gelidi refoli occidentali.
Quella in atto, è la maggiore ondata di gelo dalla fine del dicembre 1996, e per durata potrebbe divenire tra le più marcate degli ultimi decenni, ma di questo ci risentiremo.
In molti ci chiedono che succederà in Italia, come vivremo l’arrivo dell’aria fredda. Orbene, l’aria fredda di origine continentale, risulta con temperature più basse negli strati inferiori dell’atmosfera rispetto a quelle misurate in quota.
E’ una massa di aria più rigida delle irruzioni di aria artica che tante volte questi anni abbiamo veduto. L’aria fredda che ci investirà a partire da domenica, si farà sentire con immediatezza, con autentiche cadute libere dei termometri, stimabili anche in oltre 10°C sul settore adriatico.
I più esperti sapranno che i modelli matematici di previsione, difficilmente potranno darci esatti parametri di riferimento sul fenomeno che avremo al suolo, in quanto peccano di minor efficienza nella previsione delle temperature a tal quota.
Sovente nelle analisi meteo e dei modelli che presentiamo nel Meteo Giornale, si parla di temperature previste a 850 hPa, ma l’aria fredda che verrà è molto più fredda alle quote basse, che a quelle di tale altezza di geopotenziale.
Non potremo usare lo stesso parametro di paragone tra irruzioni di origine artica e quelle russe: il freddo lambirà l’Italia, questo appare dalle ultimissime proiezioni, ma sarà efficace con immediatezza.