Se pensiamo al gelo e alla neve, l’ultimo continente in cui ci aspetteremmo di trovarli, probabilmente sarebbe l’Africa. Ma sappiamo che essi possono far visita, oltre che sulle montagne, perfino sulle coste mediterranee soprattutto di Algeria e Tunisia, ma eccezionalmente anche degli altri stati che vi si affacciano. E’ tra i monti del Marocco, in quella catena le cui cime più elevate superano i 4000 metri, che però essi sono di casa durante tutta la stagione invernale, e il gelo raggiungi valori “rispettabili” anche per una località alpina in una città dal nome di Ifrane.
Ifrane è una cittadina del Marocco, situata a 1713 metri s.l.m., tra i monti del Medio Atlante, a 33,3°N. E’un centro turistico estivo ed invernale. La sua provincia è soprannominata la “Piccola Svizzera”.
Ifrane è stata fondata durante il protettorato francese, nel 1929, proprio in ragione del suo clima alpino, con nevicate e freddo durante l’inverno e temperature piacevolmente fresche in estate. La città era una sorta di colonia estiva per le famiglie francesi, e inizialmente fu progettata, secondo il gusto dell’epoca, all’europea, seguendo lo stile dei paesi alpini. Fu costruito anche un palazzo reale per il sultano Muhammad b. Yûsuf. I primi edifici pubblici costruiti in città furono una chiesa, un ufficio postale e in seguito, un penitenziario, utilizzato come campo di prigionia per i soldati nemici durante la Seconda Guerra Mondiale.
Accanto alle abitazioni occupate dagli europei, presto furono costruite abitazioni destinate ai marocchini che lavoravano presso le abitazioni degli occupanti. Questa zona, chiamata Timdiqin, era separata dall’altra parte della città da una profonda gola. Dopo l’indipendenza le proprietà francesi vennero man mano acquistate da proprietari marocchini. La città si sviluppò e fu arricchita con la costruzione di una moschea, un mercato comunale e abitazioni di proprietà statale. La zona di Timdiqin venne ristrutturata. Nel 1979 Ifrane divenne il capoluogo amministrativo dell’omonima provincia. Nel 1995 è stata aperta la Al Akhawayn University, una Università in lingua inglese, fatto che ha favorito il rilancio del turismo nella località.
La posizione elevata di Ifrane fa si che il suo clima sia decisamente fresco, freddo in inverno. In gennaio la media delle temperature minime è -0,8°C, quella delle massime +8,9°C. Il mese più caldo è agosto, con medie 13,9°/28,9°C. Il regime delle precipitazioni è di tipo mediterraneo, con estate molto asciutta (13 mm in agosto, 14 in luglio) e inverni ricchi di precipitazioni, spesso a carattere nevoso. Dei 1118 mm/anno complessivi, 871 cadono tra novembre e aprile, tutti mesi in cui si superano i 100 mm di media. Solo in inverno, infatti, le montagne del Medio Atlante vengono sovente a trovarsi sulla traiettoria delle perturbazioni provenienti dall’Atlantico. Ottobre e maggio sono mesi di transizione, rispettivamente quelli dell’inizio del periodo piovoso e della sua conclusione, entrambi con poco più di 70 mm di media.
Ad Ifrane spetta il primato della temperatura più bassa mai registrata in Africa con strumentazione a norma. L’11 febbraio 1935 il termometro è sceso fino a -23,9°C.
Il fatto che nel continente africano vi siano montagne alte oltre 5000 metri potrebbe far ritenere che su queste vette si registrino, anche se magari non misurate da strumentazione adeguata, temperature ancora più basse. Va tenuto però presente che le montagne più elevate (Kilimanjaro, Kenya, Ruwenzori) si trovano nei pressi dell’Equatore, quindi non sono mai interessate da masse d’aria fredda che portino lo zero termico a quote medio-basse. In realtà ai 5800 metri del Kilimanjaro la media delle temperature minime è intorno ai -10°C e quella delle massime intorno -2°C, con una escursione stagionale quasi nulla, essendovi solo 1°-2°C in meno nei mesi di luglio e agosto, quando prevalgono sulla zona i freschi alisei di sudest. Minime inferiori ai -15°C sono quindi insolite anche sulla cima del Kilimanjaro dove è riportato un record, non ufficiale, di -22°C.
Nell’Atlante esiste invece un luogo più freddo di Ifrane che si chiama Tacchedirt, situato a 2300 metri s.l.m. in una conca, dove ufficiosamente sono stati misurati -33,4°C nel 1934, ma con strumentazione inadeguata. Potenzialmente Tacchedirt può aver toccato realmente i -30°C. Si trova infatti 600 metri più in alto di Ifrane e in una posizione in cui le minime sono favorite dal forte irraggiamento. Sicuramente è il luogo con le minime assolute più fredde di tutta l’Africa e di tutto il mondo arabo ed è un peccato che non disponga di una stazione meteorologica moderna.