Le osservazioni dei modelli sul lungo termine stanno ripetutamente evidenziando, da alcuni giorni, il probabile avvento di un nuovo periodo di caldo a carattere diffuso ad iniziare dalla fase centrale della prossima settimana. L’ipotesi appare tutt’altro che remota, come vedremo nell’analisi a cui dedichiamo lo spazio odierno, tramite il raffronto dettagliato delle mappe modellistiche. Potrebbe essere questa l’occasionale giusta per il secondo episodio d’intensa calura estiva, sebbene la prima ondata di caldo sia sopraggiunta un po’ “fuori stagione”, durante la parte conclusiva del mese di Maggio.
Man mano che ci avviciniamo all’evento le carte modellistiche non fanno che avvalorare quest’ipotesi, le cui probabilità appaiono molto crescenti, anche in considerazione del fatto che le previsioni sui periodi anticiclonici hanno un indice d’affidabilità generalmente più elevato rispetto alle proiezioni che annunciano maltempo o basse pressioni.
L’alta pressione sub-tropicale potrebbe iniziare ad affacciarsi nella giornata di mercoledì 10 Giugno, come mostrano chiaramente le due mappe di previsione GFS ed ECMWF. La gobba anticiclonica, in rimonta tra Penisola Iberica e Mediterraneo Occidentale, inizierebbe ad esercitare una certa influenza sul nostro Paese che, trovandosi lungo il bordo orientale della struttura anticiclonica, risulterebbe lambita da infiltrazioni d’aria un po’ più fresca da nord/ovest.
Basandoci sulle elaborazioni di questa mattina del modello GFS, l’alta pressione subtropicale è attesa in ulteriore consolidamento per i giorni successivi. La campana anticiclonica sarà in grado di coprire anche l’Europa Sud-Occidentale, poiché i disturbi ciclonici sono previsti ben al largo delle coste iberiche, in prossimità dell’Arcipelago delle Azzorre. Se queste proiezioni dovessero trovare conferma, l’ondata di caldo sull’Italia non sarebbe così incisiva come invece potrebbe manifestarsi tra Spagna e Portogallo: a tal proposito sono molto chiare le isoterme all’altezza di 850 hPa previste per domenica 14.
La tendenza del modello ECMWF a 10 giorni appare invece un po’ diversa. Da notare in particolare la dinamica di una saccatura atlantica sull’Ovest Europa e un cut-off in prossimità del Mar Nero. Entrambe le figure cicloniche minerebbero non poco l’attività e gli spazi dell’anticiclone nord-africano, ma ci sarà tempo per analizzare meglio l’incisività reale di questo periodo di stabilità e di caldo moderato atteso per metà mese.