Certamente uno degli inverni “più strani” di questi ultimi trenta anni ed oltre. Dopo vari mesi di persistenza , ora possiamo segnalare che “la placenta” atmosferica viene continuamente disturbata dalle azione fredde del Vortice Polare .Molti lettori potrebbero, giustamente, dire che “è tempo di cambiamenti…”.
Certamente! Ma i più accorti, potrebbero analizzare il significato di “cambiamento” attraverso un significato diverso. La stessa atmosfera, come tutte le “nature viventi”, risponde a vari principi: termodinamica, cinetica, ecc… ecc…
Questa volta vogliamo sottolineare l’aspetto di “azione e reazione”.
Cosa significa?
Mettiamo che l’atmosfera sia un “corpo liquido o solido” (nulla di strano) e consideriamo che questi dopo una lunga fase di “stasi” inizi ad essere aggredito da fattori esterni “turbativi”.Quindi, per tale ragione, possiamo riconoscere alla stessa entità “gassosa” un comportamento assolutamente caotico. Comportamento, ove, tutto quello che sembrava “consolidato” ora e gradualmente viene stravolto da un segnale nettamente opposto. Possiamo immaginare che la reazione “indotta” possa ridisegnare ogni parametro atmosferico. Per ottenere e dimostrare ciò, abbiamo preso una carta a 500 hpa, siamo andati ad osservare la sua struttura a 100 hpa ed il risultato che ne deriva è una forte opposizione alle passate situazioni bariche.
Nello specifico, e non sto parlando di cose improponibili, le due configurazioni, come da immagine, mostrano una chiara, sebbene non marcatissima, divisione dei due vortici freddi. Uno viene isolato verso il Canada nord orientale, l’altro, chiaramente diviso, quindi “splittato”, verso l’Europa centro settentrionale. Lo sbarramento delle correnti del medio ed alto Atlantico si fa chiaramente molto marcato e gli stessi flussi sono costretti, anche a quote stratosferiche, ad oltrepassare “l’anello” Polare. La conseguenza di questa “reazione” mi pare molto chiara: totale divisione dell’attività multicomplessa del VP.
Probabilmente, senza fazioni di parte, tra caldo e freddo, questo “disperato grido invernale” sembra volerci regalare qualcosa di veramente insolito entro la prima decade del mese di febbraio. Potremmo dire, per assurdo: “tanto forte è stata l’opposizione e tanto lo sarà la reazione”.
Quasi certamente, possiamo ricominciare a riscrivere da qui la storia di questo “insolito” inverno.