E’ un luglio straordinariamente caldo quello che stanno trascorrendo le terre artiche a nord degli Urali che vanno a lambire la parte sud-orientale del Mare di Barents e il Mare di Kara nel profondo nord russo.
Sono zone che non troppo di rado vedono gelate e nevicate estive, dove le temperature massime faticano a superare i 20 gradi anche nelle giornate più calde e che quest’anno stanno sperimentando temperature anche di oltre 30 gradi.
Era dal luglio 1990 che non faceva così caldo e in precedenza bisogna andare al 1974 per ritrovare un altro mese di luglio simile all’attuale.
A Vorkuta, a oltre 67° nord di latitudine, oggi è il 5° giorno consecutivo in cui si superano i 30 gradi e il 7° negli ultimi 8 giorni. La temperatura massima assoluta è stata raggiunta il giorno 22 con +33.2°C, mentre il giorno 19 si è raggiunta una strabiliante minima di +19.9°C, ma il 14 luglio del 1990 fece ancora meglio fermandosi a +20°C! La media delle temperature massime, ad oggi di +23.8°C, non ha riscontri negli ultimi 40 anni di dati, ed è 5 gradi al di sopra della media climatologica. Se le previsioni per i prossimi giorni sono corrette, la media finale delle massime del mese potrebbe anche superare i 24 gradi. Se quest’estate Vorkuta presenta caratteristiche simili a quelle di un maggio italiano, nel 1997 le medie di luglio furono +2.7/+11.2°C, simili a quelle dei nostri inverni peninsulari.
Ad Amderma, quasi 70° di latitudine nord, affacciata sul freddo Mare di Kara, le medie di questo mese di luglio, pari a +8.7/+16.9°C, non hanno riscontro in quasi 50 anni di dati. La temperatura massima ha raggiunto +31°C il giorno 19, e lo stesso giorno la minima si è fermata a +19.2°C. Ad Amderma non sono rare in estate né le nevicate né le gelate, e temperature massime sotto i 10 gradi rappresentano la normalità. Nel luglio del 1986 le medie di luglio furono di +0.4/+3.3°C, con la massima assoluta a +8.9°C. Certo fu un’eccezione anche quella. Nel 1990 fu invece capace di una massima di +31.6°C e di una minima di +20.1°C, ma la media del mese fu inferiore a quella dei primi 25 giorni di quest’anno.
Pechora, a 65° nord, non ha toccato nuovi record, la media della massime è fino ad oggi di +25.7°C, rispetto ad una media climatologica di +21.7°C, ma nel 1974 toccò +27.7°C e nel 2004 +26.2°C. La città si trova lungo il corso dell’omonimo fiume, al di qua degli Urali e periodi estivi caldi, con valori sopra i 30 gradi, non sono rarissimi.
Ad Antipajeta, 69° nord lungo il Golfo dell’Ob, solo il luglio del 1990 è paragonabile a quello attuale. Dal giorno 18 le temperature massime sono sempre state sopra i 25 gradi e per tre volte sopra i 30.
Non sfugge alla nostra attenzione Maresale, oltre 69° nord nella Penisola di Jamal, capace di 8 massime sopra i 20 gradi negli ultimi 10 giorni e di una punta massima di +28.7°C, ma come per Pechora si trovano negli archivi mesi di luglio ancora più caldi, o per durata o per picchi di caldo raggiunti, un esempio molto recente è quello del luglio 2007, uno un po’ più distante il 1990.
Fa meglio Hoseda-Hard, a 67° nord nel circondario dei Nenets, in cui tutto il mese è stato anomalo per il caldo e che pur senza record assoluti, con una media delle massime di +25°C sta portando a termine il mese di luglio più caldo dal 1936.
Molto caldo anche a Naryan-Mar, nella stessa regione di Hoseda-Hard, alla foce del fiume Pechora e quasi affacciata sul Mare di Barents. La medie di questo luglio, +12.4/+23°C, sono simili a quelle dei mesi di luglio del 1961, 1990 e 1998, ma abbastanza distanti da quelle record del luglio 1974.
Salekhard, Ust’-Cilma, Agata, Igarka, la lista delle località nella grande regione dell’artico russo che sta trascorrendo un mese di luglio eccezionalmente caldo, ma come abbiamo visto, non unico nella storia climatica dell’ultimo secolo, potrebbe continuare, ma i dati sono all’incirca sempre gli stessi, valori medi di 4-5 gradi sopra la norma climatologica, e in qualche caso ma raro, come per Igarka, nuovi record assoluti.