Ormai sembra non esserci più alcun dubbio: Harvey, che ha provocato letteralmente il caos in Texas, diventerà il disastro climatico più costoso nella storia degli Stati Uniti. Secondo gli esperti il disastro è destinato a proseguire, soprattutto a livello umanitario: gli alluvionati patiranno la mancanza di energia elettrica e dei servizi di base per giorni o addirittura per settimane. Potrebbero vivere, per capirci, in condizioni da terzo mondo.
La persistenza di zone inondate potrebbe causare lo sviluppo di malattie, invasione di zanzare e di vari rettili pericolosi. Le prime stime parlano di circa 190 miliardi di dollari di danni, ovvero l’1% del PIL americano. Ciò potrebbe persino contrastare la crescita economica attesa nel resto degli USA.
Ciò avrà un impatto su ogni americano e potrebbe obbligare la Federal Reserve (la Banca Centrale) a rinviare eventuali rialzi del costo del denaro (tassi d’interesse). La crescita economica attesa nell’ultimo quadrimestre potrebbe dimezzarsi proprio a causa di Harvey.