Negli Stati Uniti è emergenza meteo a causa del più potente uragano degli ultimi 12 anni, ma nel Texas dove l’uragano sta colpendo con notevole intensità, è il più forte degli ultimi 56 anni.
Sono attese piogge torrenziali per almeno sei giorni, sono state attuate e programmate epocali evacuazioni per le alluvioni che seguiranno alle piogge fortissime che cadranno per circa 6 giorni.
In questa prima fase sono soprattutto i venti fortissimi a procurare maggiori danni, oltre che l’ondata di marea che ha allagato la costa.
La velocità del vento è calata lievemente dal picco di 210 km/h. Il ciclone tropicale è stato declassato da categoria 4 a 3 all’alba e poi 2, rimanendo comunque un uragano distruttivo.
Nel frattempo, numerosi sono i danni già procurati ad alberi, tetti di abitazioni, mentre si segnalano già parecchi feriti.
Ma l’America è abituata a eventi atmosferici estremi, tanto da venire alla luce qui il servizio meteorologico più efficiente del Pianeta. E la popolazione è abituata ad una consultazione razionale e puntuale dei bollettini meteorologici, oltre che ad avere la conoscenza appropriata su come attuare la prevenzione in condizioni meteo estreme. Questo viene anche insegnato nelle scuole.
Ma l’America è terra di condizioni meteorologiche veramente estreme che per fortuna non interessano nessun luogo d’Europa con simile frequenza e intensità.
Le aree attualmente interessate dall’uragano Harvey sono storicamente note alle cronache per i danni causati dai peggiori uragani della storia. Galveston, in Texas è una di queste località, dove l’8 settembre 1900 passò un uragano con venti stimati sino a 360 km orari.
Inoltre gli uragani americani possono attraversare ampi tratti degli Stati Uniti orientali e raggiungere persino il Canada orientale presentandosi come forti aree depressionarie foriere di piogge tropicali e con venti di tempesta. Sono note le allerte meteo, i danni fino a New York.
Ma al momento è il Texas che paga il maggior contributo in termini di danni per il passaggio del fortissimo uragano. Da queste parti la macchina della prevenzione è particolarmente efficace, efficiente, pronta e connessa alla più moderna rete di osservazione meteorologica al mondo, che comprende anche il telerilevamento satellitare.
Ma nonostante tutto ciò gli uragani fanno paura.
Negli anni ’60 alcuni progetti scientifici provarono a smorzare la violenza degli uragani tropicali, ma con risultati che poi furono valutati pericolosi, ed il progetto fu abbandonato.