Il bilancio di settembre:
il primo mese autunnale ha visto alternarsi fasi di bel tempo e fasi instabili/perturbate. Idealmente può essere suddiviso in due tronconi: il primo, fino a metà mese, è stato condizionato da alcune “gocce fredde” che hanno dispensato piogge diffuse e localmente abbondanti. Il secondo ha visto prevalere un’ampia struttura depressionaria sull’Europa occidentale, con risvolti diversi a seconda delle regioni considerate. E’ storia recente lo stazionamento dell’Anticiclone Africano al sud, con scampoli estivi in piena regola, mentre al nord transitavano ammassi nuvolosi che causavano piogge consistenti. Ovvio il condizionamento dell’andamento termico, decisamente altalenante. Eppure, quel che rimarrà di settembre è la pesante anomalia termica positiva che negli ultimi 10 giorni ha investito gran parte dell’Italia centro settentrionale.
Stop al caldo:
l’ultima perturbazione, la sesta, sta determinando una significativa contrazione dell’Anticiclone Africano. In parole semplici, le temperature registreranno una sostanziale diminuzione anche laddove sino a ieri si poteva godere di un tempo decisamente estivo. Ci riferiamo, ovviamente, alle regioni meridionali e insulari, che vedranno la colonnina di mercurio riportarsi su valori più consoni al periodo.
Il ritorno dell’Alta Pressione:
le precipitazioni, pur riuscendo a coinvolgere tutto il paese, hanno le ore contate. Da metà settimana assisteremo ad un ritorno dell’Alta Pressione e almeno inizialmente si tratterà del mite Anticiclone Atlantico. Il tempo, inizialmente, sarà migliore al centro sud e nelle isole. Il nord, invece, verrà lambito da alcuni fronti perturbati che transitando poco a nord delle Alpi determineranno qualche annuvolamenti con associati un po’ di piovaschi soprattutto ad ovest.
Ottobrata?:
nel fine settimana, il prossimo, si potrebbe realizzare un consolidamento anticiclonico con crescente supporto subtropicale. Significa che riprenderà ad affluire aria relativamente calda dal nord Africa, con conseguente rialzo delle temperature e valori superiori alla norma.
Il rebus previsionale:
abbiamo aperto l’editoriale esponendo le diverse opzioni modellistiche, sottolineando come le ipotesi derivino dall’estrema dinamicità stagionale. Rammentiamo ai lettori che l’autunno, soprattutto la prima parte, è una stagione tipicamente transitoria durante la quale avvengono profondi cambiamenti barici. Ecco quindi che non ci si deve stupire se, osservando i più autorevoli modelli, ci si imbatte in evidenti difficoltà d’interpretazione.
I possibili scenari:
da un lato troviamo il modello americano GFS, che propende per una maggiore durata del periodo di bel tempo bel oltre il 10 ottobre. Tra l’altro, giusto sottolinearlo, è quello che indica una crescente componente calda subtropicale con conseguente realizzazione di quella che viene definita “ottobrata”. Guardando al modello europeo, ECMWF, notiamo invece, un ficcante cambiamento nel corso del prossimo weekend, innescato dall’arrivo di una massa d’aria fredda dalla Scandinavia. Le differenze nascono dalla diversa interpretazione sul ruolo del ramo canadese del Vortice Polare, a sua volta dipendente dalle prime impennate anticiclone sul Pacifico. Difficile dire chi la spunterà, a nostro avviso potrebbe spuntarla l’americano, che di solito ha un grado di affidabilità maggiore nelle tendenze ad ampio respiro.
Focus: evoluzione sino al 14 ottobre 2012
Quel che è certo è che da metà settimana avremo un netto miglioramento. Il tempo si farà bello, con prevalenti spazi di sole soprattutto al centro sud e nelle isole. Al nord, lo si è detto precedentemente, avremo un po’ di nuvolosità variabile associata a qualche piovasco soprattutto in Liguria con propagazione alla parte alta della Toscana. Nel weekend, sabato e domenica soprattutto, dovrebbero prevalere condizioni di tempo stabile con temperature in generale rialzo.
L’Alta Pressione, avvalendosi del contributo africano, potrebbe stazionare sulle nostre regioni per più di una settimana. Dal 10 in poi, invece, dovrebbero manifestarsi i primi cenni di cambiamento a seguito di una massa d’aria fresca proveniente dalla Scandinavia. Verrebbero interessate maggiormente le regioni orientali, ma le correnti settentrionali innescherebbero un generale calo delle temperature.
Evoluzione sino al 19 ottobre 2012
Per l’arrivo di nuove perturbazioni atlantiche si dovrà attendere, allo stato delle cose, dopo metà ottobre. Va detto però che potrebbero esserci alcune variazioni, vista l’estrema volatilità modellistica delle ultime settimane.
In conclusione.
Quando decollerà l’autunno? Difficile dirlo. A nostro avviso la stagione sta mostrando tutte le sue peculiarità, pur con effetti diversi a seconda delle zone d’Italia considerate.