Proseguiamo le nostre analisi quotidiane e nell’ambito di quella dinamicità meteo climatica mensile ampiamente descritta non possiamo far altro che proseguire su quella falsa riga.
Modelli previsionali, sempre loro. Ma per noi rappresentano lo strumento principe per poter stilare non soltanto una previsione, ma anche per poter tracciare una linea guida per il lungo termine. Quindi, idealmente, siamo già proiettati alla seconda metà di maggio ma più in generale possiamo dirvi che siamo proiettati proprio al giro di boa. La data del 15, giorno più giorno meno, potrebbe rappresentare un punto di svolta.
Volete sapere in che senso? Allora, sappiate che nelle mappe continuano a vedersi forti sussulti africani e continuano a vedersi altrettanto possenti affondi depressionari. L’Italia, o più in generale il Mediterraneo, potrebbe rappresentare un’area di confluenza. Ma forse sarebbe meglio definirla un’area di conflitto.
Conflitto tra due masse d’aria così distinte non può che sfociare in preoccupanti contrasti termici. E dai contrasti termici ai temporali il passo è brevissimo.
Ma l’argomento di oggi, o meglio, il succo del discorso è un altro. Le novità emerse negli ultimi giorni, a livello chiaramente modellistico, ci dicono cosa? Beh, ci suggeriscono l’arrivo a un bivio, quello di metà mese appunto. Si potrebbero intraprendere due strade diverse: quella del caldo definitivo (o quasi) e quella delle perturbazioni atlantiche.
La prima, apparentemente, potrebbe essere la più facile e in quanto anticiclonica potrebbe risultare anche l’ipotesi con maggiori probabilità di successo. La seconda, invece, potrebbe avere meno probabilità di realizzazione ma alla luce di quanto osservato negli ultimi mesi di maggio possiamo dirvi che non possiamo escluderla. Anzi, potrebbe anche concretizzarsi e a quel punto si arriverebbe – evidentemente – a un cambiamento radicale dello scenario attuale (detto che comunque stiamo andando incontro a un forte peggioramento).
Occhio quindi, perché nulla è scontato in questo mese di maggio. Lo sappiamo, lo spauracchio caldo è sempre lì, come un falco, pronto a piombarci addosso. Ma il maltempo potrebbe decidere di ritardare un po’ i tempi estivi. Con gravissime insidie attorno a metà mese e da lì anche per la seconda parte del mese.
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